Rimedi erboristici tradizionali. Preparati erboristici tradizionali sotto tiro: nuove regole di commercializzazione nell'UE

In accordo con la tradizione confuciana, Shen-nong insegnava alle persone a usare l'aratro e la medicina. Sebbene ora sappiamo che Shen-nong era una persona mitica, è tuttavia certo che la conoscenza delle erbe medicinali e dei farmaci è generalmente radicata nel primo periodo della storia cinese. Menzioni di alcuni farmaci sono state trovate non solo sulle ossa oracolari, ma anche nelle opere scritte più antiche, come il "Libro dei Cantici" ("Shih-chi"), nonostante il fatto che questi libri non fossero affatto di natura medica .

La conoscenza delle piante medicinali e dei farmaci si basava su una ricca esperienza e per la maggior parte veniva accumulata e divulgata empiricamente. L'ulteriore sviluppo delle conoscenze sui farmaci non è stato senza l'influenza dell'alchimia, sebbene siano stati commessi molti errori. Né "l'erba della vita eterna" né la "pillola d'oro" hanno dato l'immortalità, ma la loro ricerca ha rivelato varie medicine utili all'umanità.

Il grande medico dell'antichità, Bian Qiao, prescrisse molte medicine diverse. Zhang Chzhong-ching (II-III secolo dC) conosceva i farmaci che alleviano la febbre, i diuretici e gli emetici, i sedativi, i tonici e gli antidolorifici. Il suo contemporaneo Hua Tuo usava analogamente antidolorifici per la somministrazione orale, ma i dettagli sulla composizione di questi farmaci non ci sono pervenuti.

Informazioni più dettagliate possono essere ottenute da varie raccolte sui medicinali o dai trattati originali sopravvissuti o successivamente rivisti. La più antica di queste opere è la "Shen-nong Pharmacopoeia" ("Shen-nong-ben-tsao Jing"), che contiene i nomi e le descrizioni di 365 farmaci diversi, insieme alle linee guida per il loro utilizzo. Alcune sezioni del Canone di Medicina Interna dell'Imperatore Giallo, Su-Wen e Ling-Shu, in connessione con la descrizione di varie malattie, forniscono anche un elenco di molte medicine.

All'inizio del IV secolo d.C., il medico alchimista Ge Hong sperimentò le droghe. Più tardi, il medico taoista Tao Hongjing (V-VI secolo d.C.) confrontò più di 365 rimedi esistenti a quel tempo, compilati durante la dinastia Han, con quelli contenuti nella Farmacopea Shen-nong. Nel VII secolo d.C., medicinali e metodi della loro preparazione furono nuovamente raccolti nell'edizione riveduta della "Farmacopea Shen-nong", ora con un elenco di 844 medicinali.

Da ricordare anche il grande medico taoista Sun Simiao, vissuto all'inizio dell'era Tang, che ricevette il titolo onorifico di re delle medicine (yao-wang). Come altri medici del suo tempo, ha compilato una raccolta di informazioni sulla medicina e sulla farmacologia, ereditate da epoche precedenti, e le ha integrate con le proprie scoperte. La sua opera "Mille ricette d'oro" ("Jian-jin-fang"), a cui abbiamo già fatto riferimento più volte in questo libro, contiene sia ricette mediche popolari che le sue formulazioni segrete. In primo luogo ha attirato l'attenzione sui vari tipi di semi di soia (wu-to, ta-to), che, come ora sappiamo, contengono vitamina B, nonché sulla corteccia del gelso (san-pi), famoso per lo stesso.

La diffusione della stampa si è riflessa nell'aumento del numero di libri in farmacia. Quindi, il numero di farmaci, il cui elenco è stato dato nei secoli X-XIII d.C., è aumentato a 1082. Li Shi-chen, un famoso medico e farmacologo vissuto nel XVI secolo, nella sua "Farmacopea" ("Ben -tsao-gan-mu"), che includeva informazioni sia di epoche precedenti che sue, incluse nell'elenco di 1892 vari medicinali. Questo lavoro è importante ancora oggi, e quindi vi presteremo maggiore attenzione.

Li Shizhen, medico e farmacologo

Li Shizhen è nato in quella che oggi è la provincia di Hubei. Suo nonno era un rinomato medico e suo padre, anche lui medico, ha formato suo figlio per la professione medica fin dalla tenera età. Tali dinastie di medici avevano molti dei propri metodi, invenzioni e ricette, che erano accuratamente custodite come segreti di famiglia e di solito venivano trasmesse al figlio maggiore della famiglia come parte dell'eredità.

L'Hubei è particolarmente ricco di flora e fauna e il bambino, sotto l'influenza dell'ambiente domestico e delle condizioni di vita in natura, ha iniziato ad assorbire la conoscenza delle piante fin dalla prima infanzia. Il padre era contento che suo figlio stesse assimilando questa conoscenza e incoraggiava l'interesse del bambino.

Li Shizhen ha visto molto rapidamente i difetti nella pratica medica che esisteva all'epoca. Provava un'attrazione istintiva per la gente del popolo; fece lunghe passeggiate nei boschi circostanti, raccolse piante, strinse relazioni amichevoli con i contadini, che trattarono anche suo padre con rispetto. Pertanto, è comprensibile che la gente comune condividesse con lui le proprie conoscenze su medicine e cure, che erano note solo a loro. Mentre i maghi taoisti a corte preparavano le loro composizioni e inventavano la bevanda dell'immortalità, Li Shizhen acquisiva preziose conoscenze pratiche; e non restava che controllarli e ordinarli. Sotto la guida del padre, il giovane ha studiato tutta la letteratura ufficiale di medicina e farmacologia, e in seguito tratterà questi temi nella sua opera fondamentale. Ha sviluppato la sua opinione sui maghi taoisti: “Ciò che dicono è assolutamente e completamente confuso; le loro teorie sulla medicina e la farmacologia sono noiose e noiose, e non ci può essere fiducia in nessuna di esse". In un'altra occasione scrisse: “Un uomo prese il cinabro e morì ugualmente; un altro inghiottì "oro liquido" e morì anche lui; nessuno di loro ha mai trovato la vita eterna». Il cinabro era considerato uno dei mezzi per dare l'immortalità; i poteri magici erano associati a lei, perché era rossa, come il sangue, il colore.

Un altro esempio: gli autori di due lavori sulla farmacologia erano dell'opinione che il mercurio non fosse velenoso e che fosse parte integrante dell'elisir di lunga vita. Li Shizhen ha commentato questo come segue: “Durante le ultime sei dinastie e fino ad ora, molte persone hanno assunto mercurio nella speranza di prolungare la loro vita, ma molti di loro si sono ammalati o addirittura sono morti per avvelenamento. Gli alchimisti taoisti devono essere severamente criticati; come si può difendere questa assurdità nei libri di farmacologia?"

Mentre esaminava la massa della letteratura farmacologica, Li Shizhen allo stesso tempo scoprì nuovi farmaci che continuano ad essere molto apprezzati fino ad oggi.

Tra questi ci sono chan-shan (dichroa febrifuga Lour.), huan-chin antipiretico (Scutellaria baicalensis Georgi, o zucchetto Baikal); i-mu-tsao (leo-nurus sibiricus L., a noi noto come motherwort), usato per i disturbi mestruali; ren-shen (panaxginschengNees., radice di ginseng), che ha un effetto tonico; Diuretico Sian-yu (elsholtzia cristata); ta-feng-yu (olio di semi di lucraban), usato contro la lebbra; ma-huan (ephedra vulgaris sin. Stapf, ephedra), rimedio contro l'asma; lei-wan (mylitta lapidescens Horan.) e noce di palma di areca (pin-lian), entrambi usati per i vermi; l'agente battericida ta-huan (rheum officinale Baill, ora noto come rabarbaro medicinale) e tu-chun (eucomnia ulmoides Olic.), un regolatore della pressione sanguigna.

Alla lista di queste medicine, ha anche aggiunto alcol (shao-tszyu), oppio (ya-bian), vino (pu-tao-tszyu), canfora (zhang-nao), droga (man-to-lo, datura stramonium ) e stricnina da seme (fan-mu-pe, semen strychni).

Li Shizhen ha impiegato 30 anni per comporre la sua voluminosa Farmacopea. Nel corso del suo lavoro, ha analizzato 758 opere, composte da 41 libri antichi sui medicinali, 277 opere mediche e ricettari e 440 volumi storici. Sulla base della propria esperienza e delle informazioni raccolte dalla gente comune, ha compilato 413 farmaci con le proprie mani. La sua "Farmacopea" contiene una raccolta e una descrizione di 1892 piante medicinali, già note e 1479 nuove, da lui studiate e classificate. Questo libro fu pubblicato solo nel 1596, dopo la morte di Li Shizhen.

La sua "Farmacopea" si compone di 52 capitoli, ciascuno dei quali, a sua volta, è suddiviso in 16 sezioni e sottosezioni. Dei farmaci in esso descritti, 492 sono di origine animale (pesci, uccelli, mammiferi, umani), 1094 sono di origine vegetale (610 erbe, 484 piante legate ad alberi e arbusti); 275 medicinali sono ottenuti da metalli e minerali; e, infine, 31 si riferisce a prodotti di uso quotidiano.

Questo libro ebbe un clamoroso successo in Cina e in seguito divenne noto in Occidente. Tradotto in giapponese, fu pubblicato in Giappone nel 1875 e nel 1929. Pole Mikhail Boim ne tradusse singoli capitoli già nel 1659; il francese Dualdet tradusse l'intero libro in francese nel 1735. Nella traduzione russa del sinologo A. Tatarinov, il libro apparve nel 1857. Una versione abbreviata in tedesco apparve nel 1928. Ci sono più di dieci traduzioni famose del libro nei paesi di lingua inglese.

Nel 1960, i ricercatori russi F. Ibragimov e V. Ibragimova pubblicarono un documento critico sulla valutazione dei farmaci della medicina tradizionale cinese; si basava principalmente sulle opere di Li Shizhen. Questo libro utilizza i dati delle analisi chimiche di circa 300 medicine cinesi.

Classificazione dei farmaci e loro preparazione

L'arte della guarigione tradizionale divide attualmente i farmaci in tre gruppi principali, cioè di origine vegetale, animale e minerale, e il primo di questi è di gran lunga il più numeroso.

Erbe medicinali

Le caratteristiche dei principi attivi di una pianta medicinale stanno subendo dei cambiamenti, poiché il loro insieme è strettamente correlato al processo di crescita della pianta. L'essiccazione delle piante medicinali in Cina è comune come in qualsiasi altra parte del mondo.

Radici, fiori, foglie, semi e frutti: tutto entra in azione. Nell'arte tradizionale della guarigione si sa come preparare le medicine usando il fuoco, l'acqua o una combinazione di entrambi. I metodi per prepararli usando il fuoco includono l'essiccazione, la tostatura e la combustione e, nel caso di droghe di origine metallica, anche la fusione. I metodi di preparazione "ad acqua" includono l'ammollo e l'inumidimento, e questi includono l'ottenimento di un estratto alcolico. Le combinazioni di metodi "fuoco" e "acqua" includono bollitura, cottura a vapore, cottura a vapore e asciugatura.

Le arti curative tradizionali distinguono anche tra rimedi freddi e caldi. Nell'antichità si credeva che le malattie di natura "calda" dovessero essere trattate con medicinali "freddi" e viceversa. Inoltre, i farmaci venivano classificati anche in base al loro gusto - amaro, acido, salato e piccante - ciascuno ritenuto idoneo a curare determinate malattie. “Il sapore amaro è 'duro', 'forte' nel carattere, colpisce il cuore; il sapore aspro, che colpisce il fegato, è di natura complessa; il sapore dolce ha una qualità mite e influenza l'attività della milza; La natura "delicata" del gusto salato ha un effetto sui reni e sulla vescica; sapore pungente - "diffuso", colpisce i polmoni ".

Questa differenziazione dei gusti per qualità e la loro relazione con malattie specifiche è una scoperta eccezionale fatta millenni fa attraverso la medicina cinese. Molte di queste opinioni empiriche sono supportate da scoperte moderne.

La relazione tra cuore e gusto amaro può essere spiegata approssimativamente come segue: uno dei sintomi principali dei disturbi biliari è che la bile viene trattenuta nella cistifellea e di conseguenza si addensa. A causa della difficoltà nello svuotare la cistifellea, parte della bile entra nel flusso sanguigno e il suo sapore amaro viene avvertito dalla lingua e dalle papille gustative in bocca. Pertanto, il paziente sente costantemente amarezza in bocca; e anche ciò che mangia e beve ha un sapore amaro. Questa irritazione delle vie biliari colpisce di riflesso i vasi del cuore e porta ad attacchi simili a quelli dell'angina pectoris. Tuttavia, il cuore stesso è assolutamente sano, perché in questo caso si tratta, in sostanza, di una reazione riflessa del cuore a una violazione delle funzioni del sistema biliare. Pertanto, quando un paziente lamenta attacchi simili a quelli dell'angina pectoris, e allo stesso tempo sente un sapore amaro in bocca, molto probabilmente ha un problema con la cistifellea e non con il cuore.

Il legame tra sapore aspro e fegato può essere spiegato dal fatto che la malattia epatica cronica è solitamente accompagnata da infiammazione del rivestimento dello stomaco e eccessiva secrezione di acido. Principalmente i dotti biliari all'interno del fegato sono colpiti e la malattia viene trasmessa da essi allo stomaco. La disfunzione dei dotti biliari è causata da un disturbo cronico dell'attività delle cellule epatiche che formano questi dotti. I pazienti di questo tipo hanno sempre un sapore aspro in bocca, il che indica una disfunzione epatica. La milza e il pancreas possono essere attribuiti a un unico sistema, sebbene gli antichi cinesi non sapessero dell'esistenza del pancreas in quanto tale. Si sono completamente riabilitati considerando questi organi come un unico sistema, poiché la sintomatologia dei punti del meridiano della milza comprende l'intera sfera funzionale del pancreas. Nella letteratura occidentale sull'agopuntura, questo meridiano è indicato anche come meridiano della milza e del pancreas. Sappiamo anche che il pancreas è uno dei principali organi che controllano il contenuto di zucchero nel corpo, ed è ben nota l'influenza diretta dei cibi dolci (zucchero, carboidrati) su questo sistema. Un altro fatto ben noto è che le persone con malattie renali non dovrebbero mangiare cibi molto salati. La predisposizione di queste persone al gonfiore è strettamente correlata al contenuto di sodio e cloro nel corpo e al modo in cui viene controllato.

Non ci sono dati specifici sulla relazione tra gusto pungente e polmoni. Forse, il cibo piccante contrasta la perdita di appetito nei malati di tubercolosi.

Anche senza prendere in considerazione quest'ultimo esempio, si può sostenere che le quattro qualità gustative fondamentali svolgono anche un ruolo fisiologico. Tutto ciò parla delle grandi conquiste della medicina cinese, che non solo meritano un riconoscimento in se stesse, ma rappresentano anche l'incarnazione della capacità di osservare, di cui erano dotati i medici dell'antichità.

Dal vasto patrimonio della farmacologia cinese, abbiamo selezionato le piante medicinali più famose elencate di seguito. Sono raggruppati in base ai loro effetti terapeutici.

Piante medicinali utilizzate per le malattie cardiovascolari:

Questo elenco include solo una piccola parte delle piante medicinali descritte nei libri vecchi e nuovi sulla farmacopea tradizionale. Il libro intitolato "Collection of Traditional Chinese Art of Healing" ("Zhong-i-hsue Kai-lun") menziona circa 500 erbe medicinali essenziali, e un altro libro, scritto da F. Ibragimov e V. Ibragimova, "Medicinanze essenziali del La medicina cinese "fornisce una descrizione dettagliata di oltre 300 preparati a base di erbe. Anche la Farmacopea Tradizionale Cinese ne elenca dettagliatamente le caratteristiche, il gusto, l'azione e il dosaggio.

Per quanto riguarda la prescrizione di questi farmaci, i vecchi medici li raccomandavano tenendo conto dell'ora del giorno e delle fasi lunari, nonché della posizione delle stelle. Tali dettagli sono, ovviamente, ignorati oggi quando si prescrivono farmaci, ma i moderni studi biologici mostrano tuttavia che i processi vitali sono anche soggetti all'influenza dei bioritmi, quindi il grado di efficacia dei farmaci può dipendere dall'ora del giorno, dai cicli solari attività, stagione, ecc.

Medicinali di origine animale

Il contenuto dello stomaco di un bue muschiato (she-xian, moschus moschiferus L.) veniva solitamente prescritto per nevralgie, anemia o come tonico generale. Il corno del rinoceronte asiatico (si-qiao, rinoceronte indicornus var unicornis) veniva frantumato o macinato in polvere e usato come antidoto o come sedativo per l'encefalite. Il corno in polvere di un giovane cervo maschio (lu-chun) era efficace nella tubercolosi, nell'anemia e nelle malattie reumatiche. Inoltre, corno di antilope, polvere di scorpione e vari veleni di serpente (ad esempio, veleno wu-she o natrix vibacari) possono ancora essere trovati nell'arsenale dei prodotti farmaceutici cinesi. Include anche grasso di lontra e miele, che appartengono anche alle medicine animali. Ai vecchi tempi, i medici credevano anche nel potere curativo della placenta, delle unghie, dell'urina, delle feci, nonché di varie lumache, animali marini e molluschi. Come per le medicine erboristiche o minerali, le sostanze ottenute dagli animali venivano prescritte sotto forma di compresse, polveri, unguenti, tinture o pillole.

A tal proposito è opportuno citare il noto rimedio “denti di drago”. Queste sono le ossa di animali preistorici che erano nell'assortimento di qualsiasi farmacia. I farmacisti li ricevevano principalmente dai contadini. È successo solo che nelle farmacie cinesi sono state rifatte preziose scoperte archeologiche, inclusi campioni di ossa di oracoli e denti di un gigantopiteco preistorico.

Soprattutto molte superstizioni sono state associate a droghe di origine animale. Sulla base di queste sole considerazioni, oggi nella medicina tradizionale cinese vengono utilizzati pochissimi farmaci appartenenti a questo gruppo.

Medicinali minerali

Anche le sostanze minerali sono note in Cina fin dall'antichità, molte delle quali scoperte dagli alchimisti. Quindi, il mercurio era usato non solo dagli alchimisti, ma anche dai medici nel trattamento della sifilide. Lo zolfo sotto forma di unguento è stato applicato contro le croste sulla pelle. Per la sua capacità di neutralizzare i veleni e il suo effetto benefico sull'anemia, veniva utilizzato anche l'arsenico solforico (tzu-huang). L'arsenico (hun-pi) è stato usato contro l'eczema, la tubercolosi e la sifilide; solfato di zinco (liu-suan-hsin) - per le malattie della vescica; nitrato di potassio (po-shi) - come diuretico (utilizzato anche a questo scopo in Egitto, Ceylon, India, Iran e Messico); e preparati di allume (pai-fan) venivano usati per le infiammazioni, principalmente della bocca e delle gengive. Inoltre, le droghe venivano prodotte anche da gesso (shi-hao), cloruro di mercurio (jin-fen), piombo rosso (jian-tan), cinabro (chang-sha) e altre sostanze.

I metalli - oro e argento, pietre preziose - ametista e rubino - erano usati anche in medicina e alcune sostanze inorganiche sono ancora incluse nella gamma dei farmaci tradizionali.

Uso esterno di droghe

Finora ci siamo interessati principalmente all'uso interno delle medicine cinesi; ora diamo una rapida occhiata alle modalità del loro uso esterno. Il principale sono le inalazioni, in cui il paziente inala vapori di infusi di erbe o talvolta l'incenso di piante fumanti. L'inalazione viene solitamente utilizzata per malattie respiratorie, malattie della pelle e malattie delle donne.

In caso di utilizzo di bagni medicinali, il paziente si bagna nell'infuso di piante medicinali o in soluzioni dei loro estratti.

Nel caso dell'uso del metodo fu-yen, si mescolano miele e vino, si aggiunge alla miscela una medicina sotto forma di polvere, dopo di che la miscela viene applicata sul punto dolente come un cerotto. In questo modo, puoi usare l'aglio, famoso per il suo effetto stimolante sulla pelle. Usando il metodo fu-yen, puoi anche portare le bolle allo stadio di maturazione.

Altri metodi di uso esterno di farmaci sono annusarli attraverso il naso, inserirli nelle narici per il naso che cola, tenere una piccola quantità di erbe medicinali in bocca quando si prescrivono emetici, nell'uso di erbe medicinali strofinandole o semplicemente applicando sulla pelle, inalando quando li si usa come espettorante. Non si può non menzionare infine il metodo “stiro”, in cui erbe medicinali vengono poste su un punto dolente, coperte con un panno e poi riscaldate con un ferro da stiro o una bottiglia di acqua calda. Questo metodo viene utilizzato principalmente per alleviare il dolore locale e i disturbi reumatici.

Per migliorare l'effetto, viene utilizzata una combinazione di diversi farmaci. Le buone ricette erano molto apprezzate dai vecchi medici e molti dei composti erano gelosamente custoditi e trasmessi alla famiglia. Li Shizhen ha fornito una descrizione sistematica e ordinata delle 10.000 formule di prescrizione che è riuscito a comporre, ma il suo lavoro non è ancora completamente compreso. Quelle ricette che sono state testate e si sono dimostrate efficaci sono riconosciute dalle scuole di medicina sia moderne che tradizionali in Cina. Molte ricette sono sorprendentemente adatte a curare malattie specifiche che si verificano in determinati climi (malaria, lebbra, morsi di serpente). Molti di questi trattamenti tradizionali si sono rivelati più efficaci dei farmaci attuali.

In Cina, vengono fatti molti sforzi per divulgare ricette ben collaudate attraverso i periodici medici e farmacologici pubblicati lì da entrambe le scuole. Un esempio è una miscela di rizomi vegetali preparati secondo un'antica ricetta, che si è rivelata più efficace nel trattamento della dissenteria rispetto ai sulfamidici e agli antibiotici.

La tonsillite acuta viene solitamente curata in due giorni mediante infusione di strobilanthes flaccidifolius Nees., Arctium lappa L. (bardana) e scrophularia Oldhami Oliv.

Secondo un rapporto ufficiale, il 99% di 309 malati di lebbra è stato curato in nove mesi con una ricetta tradizionale contenente un estratto di 30 erbe medicinali, tra cui semen chaulmoograe, rhizoma atractylis, radix ledebouriellae, radix sophorae, corteccia dictami e corteccia phellodendri.

Amuleti e cospirazioni

Prima di concludere la nostra storia, discutiamo brevemente dei tentativi di raggiungere la vita eterna attraverso la magia, a cui in passato era stato assegnato un ruolo così importante in Cina.

Qual è il modo migliore per raggiungere l'immortalità? C'era una notevole variazione nella risposta a questa domanda tra gli stregoni taoisti. Molti, ad esempio, consideravano il mercurio la base per ottenere l'elisir di lunga vita. Altri credevano che il cinabro contenesse una sostanza che prolungava la vita. Altri credevano che la "pillola d'oro" (jing-tan) ottenuta attraverso le "nove trasmutazioni" avrebbe fornito la vita eterna. Secondo la mitologia cinese, la moglie di Yi, Chang Oh, rubò la pillola d'oro a suo marito e la inghiottì. Temendo la punizione, è poi fuggita sulla luna, nel "Grande Palazzo d'Oro", dove vive ancora. Come riportato nel "Libro della Storia" ("Shi-tszi"), che fu compilato intorno al 90 a.C., "il mago usa il fuoco e un crogiolo per preparare la bevanda dell'immortalità, e quando la beve, trova l'isola di il benedetto."

Diamo un'occhiata al laboratorio dell'alchimista. “L'acqua fu versata nella fucina magica e fu aggiunto il carbone, - così inizia il suo rapporto Shun Ti (VIII secolo dC), - poi la fucina fu sigillata e tutti se ne andarono.

Riso. 40. Immagine di radice di ginseng (dall'edizione moderna della Farmacopea di Li Shizhen, 1518-1593)

Dopo alcuni mesi furono controllati i sigilli; sono stati trovati sani e salvi. Poi, alla presenza del mandarino locale e di altri dignitari, furono aperte le porte della fucina. Il carbone si trasformò in cenere, che fu raccolta e spalata a lato. L'elisir è apparso, come previsto, senza l'intervento umano. All'inizio emetteva raggi di cinque colori, poi divenne luminoso come il sole, risplendeva proprio all'estremità della fucina. Allora l'imperatore ingoiò questa pillola luminosa e acquisì la vita eterna e la beatitudine celeste".

La sostanza è stata davvero trasformata nell'"elisir di lunga vita" nella fucina magica? Possiamo ragionevolmente dubitarne. Whaley suggerisce che l'alchimista potrebbe aver ottenuto un qualche tipo di sostanza luminosa, come una varietà fosforescente di solfuro di calcio.

C'erano anche diversi punti di vista sull'"erba della vita eterna" e sull'"elisir". Molti credevano che fosse huan-lian (coptis teeta), mentre altri pensavano che fosse yuan-hua (daphne genkwa Sieb.et Zucc.). Ma il candidato più riconosciuto per questo ruolo era la radice di ginseng (panax gin-seng Nees.). Questa radice assomiglia a una figura umana: i suoi due processi inferiori sono come gambe e i due superiori sono come braccia. Questa è una pianta molto rara, ed è stato già un grande successo trovarla; ecco perché questa meravigliosa pianta è diventata così famosa e onorata da essere chiamata "la radice della vita eterna".

La scienza moderna ha trovato una spiegazione: la radice di ginseng è davvero un'importante pianta medicinale. Per questo motivo in Cina il ginseng viene coltivato artificialmente. E anche se non dona la vita eterna, è davvero un ottimo rimedio per tonificare il sistema nervoso centrale e regolare perfettamente la pressione sanguigna. È efficace anche per il diabete. Come notato negli scritti di Ibragimov, il ginseng contiene fosforo, potassio, calcio, magnesio, sodio, ferro, alluminio, silicio, bario, stronzio, manganese, titanio, glucosio e oli essenziali.

Nonostante i progressi della moderna farmacologia, le ricette della "nonna" e i consigli della medicina tradizionale sono ancora popolari tra la popolazione. Indubbiamente, esiste un numero enorme di erbe che hanno proprietà terapeutiche benefiche. Ma non tutte le persone si rendono conto di cosa può rivelarsi l'automedicazione con il loro uso. Anche quelle piante che i medici usano attivamente nella loro pratica dovrebbero essere prescritte solo da uno specialista. Quali erbe possono essere utilizzate in combinazione con i medicinali e la fitoterapia è in grado di sostituirli completamente?

Le proprietà curative di molte piante erano note all'umanità già nel terzo millennio aC. I pionieri nel campo della cura delle erbe furono i popoli dell'Antico Egitto, Assiria, Cina e India. Sin dai tempi antichi, i nostri antenati usavano i doni della natura come medicine che non solo guarivano dalle malattie, ma rafforzavano anche il corpo nel suo insieme.

Di secolo in secolo, le persone hanno migliorato la loro conoscenza delle proprietà curative delle piante e della loro importanza per la salute umana. E oggi la medicina tradizionale non esclude la possibilità di utilizzare erbe medicinali, ma le guarda da un punto di vista scientifico. Infiorescenze, steli, foglie e rizomi: ogni parte della pianta è preziosa a modo suo. Le seguenti forme di dosaggio possono essere ottenute da loro:

  • Infusi che permettono di preservare le proprietà curative delle erbe e assicurano il rapido assorbimento dei principi attivi. Per la loro preparazione, le materie prime vegetali frantumate vengono versate con acqua (fredda o calda - a seconda della ricetta), dopo di che viene infusa per un certo tempo.
  • Brodi che forniscono un assorbimento più lento dei principi attivi rispetto agli infusi, ma hanno un effetto terapeutico a lungo termine. Per la loro preparazione, i materiali vegetali frantumati vengono versati con acqua e portati a ebollizione. Successivamente, il brodo risultante viene filtrato e diluito con acqua al volume richiesto.
  • Tinture realizzate con l'aggiunta di alcol e caratterizzate da un forte effetto. Tali preparati vengono preparati insistendo sui materiali vegetali frantumati nell'alcol per un certo periodo di tempo. Il loro uso ha molte restrizioni e controindicazioni e non puoi usare nessuna tintura a base di erbe da solo.
  • Unguenti destinati all'uso esterno come impacchi. Durante il processo di fabbricazione, le materie prime frantumate vengono mescolate con un astringente, ad esempio vaselina o strutto.

Inoltre, le erbe medicinali possono essere utilizzate negli sciroppi, sotto forma di polvere o estratti naturali. L'uso di qualsiasi prodotto realizzato a base di erbe officinali deve essere preventivamente concordato con un medico.

Oggi, nella medicina tradizionale, le erbe medicinali vengono utilizzate principalmente in combinazione con medicinali e altri mezzi di terapia di base. Non dovresti sostituire completamente i farmaci con loro. Tra le piante medicinali più comuni utilizzate attivamente nella medicina moderna ci sono la camomilla, il ginseng, la salvia, l'echinacea, la calendula, l'erba di San Giovanni e la farfara.


La camomilla è una delle piante medicinali più comuni. L'estratto di camomilla è un ingrediente attivo in molte preparazioni farmaceutiche. La pianta ha un effetto calmante, aiutando a far fronte all'insonnia o allo stress. I fenoli contenuti nella sua composizione distruggono la microflora patogena e stimolano il sistema immunitario. La camomilla è efficace anche per i disturbi digestivi e alcune malattie del tratto gastrointestinale. Le proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antisettiche della pianta la rendono efficace per problemi dermatologici (dermatite, dermatite da pannolino, eczema).

Nonostante la versatilità e l'efficacia dell'uso della camomilla, è piuttosto pericoloso usarla come agente medicinale e profilattico senza prescrizione medica. Il principale effetto collaterale è una reazione allergica. Inoltre, bere troppo della tisana può causare nausea e, in alcuni casi, vomito. Le controindicazioni includono:

  • gravidanza e allattamento;
  • malattie croniche del fegato, dei reni;
  • una reazione allergica al componente a base di erbe.

Sebbene un decotto di camomilla sia efficace per coliche, febbre o disturbi delle feci nei bambini, deve essere usato con estrema cautela, non più di 0,5 tazze al giorno. Decotti di camomilla e preparati a base di essa fluidificano il sangue. Pertanto, l'assunzione di anticoagulanti insieme a loro non è raccomandata.

Salvia: benefici e pericoli

L'uso della salvia nella moderna farmacologia è abbastanza comune. I brodi di salvia sono ampiamente usati nel trattamento delle malattie degli organi ENT e delle lesioni infiammatorie della mucosa orale. Le sostanze presenti nella componente vegetale aiutano a regolare la traspirazione e ad aumentare la libido maschile e femminile. L'estratto di salvia viene utilizzato nella produzione di medicinali per il trattamento di malattie del fegato, dei bronchi o dei reni, dell'ipertensione e del diabete mellito. Sulla base della salvia, vengono fatti preparativi per migliorare il funzionamento del cervello e della memoria.

Non è consigliabile utilizzare la salvia per scopi terapeutici e riparativi senza la nomina di uno specialista. Solo un medico qualificato sarà in grado di determinare correttamente il dosaggio della pianta medicinale e il metodo della sua preparazione. In caso di sovradosaggio di un decotto, il battito cardiaco può diventare più frequente, possono comparire tremori, possono esserci gonfiore del rinofaringe, allergie sotto forma di eruzione cutanea e persino convulsioni.


I principali benefici attribuiti alla calendula sono le proprietà battericide, antinfiammatorie e antisettiche. Usalo quando:

  • la necessità di gargarismi o sciacquare il naso con infezioni respiratorie acute;
  • trattamento di ustioni e lesioni purulente, pelle;
  • dermatiti e malattie della pelle causate da infezioni fungine.

Inoltre, la calendula viene utilizzata per bagni o irrigazioni, inalazioni. Indipendentemente dallo scopo dell'uso, un medico dovrebbe prescrivere farmaci a base di calendula. Inoltre, possono essere utilizzati solo in aggiunta alla terapia principale.

Le persone inclini alle allergie dovrebbero prestare particolare attenzione alla calendula. Il carotene nel fiore lo rende un forte allergene. Inoltre, la calendula stimola la secrezione attiva del succo gastrico, il che esclude la possibilità del suo utilizzo per gastrite o ulcere. L'uso del componente a base di erbe per scopi terapeutici o profilattici deve essere preventivamente discusso con un medico.

Echinacea: descrizione delle proprietà

L'echinacea è una pianta unica che viene attivamente utilizzata nella produzione di farmaci per migliorare le difese naturali dell'organismo (immunità) e prevenire le malattie virali. Per l'auto-preparazione, le tinture sono le più adatte. Il loro uso è rilevante quando:

  • malattie batteriche e virali del tratto respiratorio superiore;
  • la necessità di ripristinare il corpo dopo l'avvelenamento;
  • trattare l'infiammazione della cavità orale;
  • danni alla pelle (ferite, ulcere, piaghe da decubito, ustioni).

L'uso di farmaci a base di echinacea per i pazienti con malattie autoimmuni è controindicato. Il rafforzamento dell'immunità con il loro aiuto con l'HIV o la tubercolosi è categoricamente escluso. La composizione chimica del componente erboristico non è compatibile con i farmaci usati per curare malattie così gravi. L'uso dell'echinacea con farmaci antifungini è particolarmente pericoloso.


L'erba erba di San Giovanni si distingue per le proprietà emostatiche, antibatteriche, lenitive, astringenti, biliari e diuretiche. Può essere usato per trattare ferite non cicatrizzanti e lesioni cutanee infiammatorie, nonché per trattare malattie degli organi ENT. L'erba di erba di San Giovanni ha un effetto benefico sul sistema nervoso centrale (SNC), che è efficace nel trattamento e nella prevenzione delle condizioni depressive.

Quando si utilizzano prodotti a base di erba di San Giovanni, è necessario rinunciare a caffè e alcol, escludere i prodotti a base di cacao e le carni affumicate dalla dieta quotidiana. Per evitare effetti collaterali, non usare l'erba di erba di San Giovanni in caso di febbre, gastrite o ulcere.

Ginseng: una radice medicinale dall'Oriente

Parlando di erbe medicinali, non si può non citare oggi la popolare radice di ginseng. La pianta che ci è arrivata dall'Oriente ha un effetto stimolante. Il suo utilizzo è importante per aumentare la resistenza allo stress mentale, per raggiungere uno stato di vigore fisico e per migliorare le prestazioni. Le sostanze nella composizione del ginseng aumentano il tono dei vasi sanguigni.

L'uso del componente a base di erbe o dei preparati a base di esso può essere raccomandato per le persone con bassa pressione sanguigna e problemi associati all'acuità visiva. Un altro vantaggio del ginseng è la sua efficacia nel normalizzare i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue. Con estrema cautela, la radice di ginseng dovrebbe essere consumata:

  • incinta e in allattamento;
  • bambini di età inferiore ai 12 anni;
  • persone con malattie cardiache e ipertensione;
  • pazienti affetti da ipereccitabilità ed epilessia.

La combinazione della radice di ginseng con vari farmaci deve essere prima discussa con il medico. È impossibile usare il componente a base di erbe da solo per curare malattie e rafforzare il corpo.


I fiori freschi di farfara hanno un effetto avvolgente e possono essere usati per curare le malattie della gola e della bocca. Particolarmente apprezzate sono le proprietà espettoranti e antinfiammatorie della pianta. Non meno efficace è l'uso della farfara per i disturbi digestivi. I mezzi realizzati sulla sua base possono essere utilizzati sia per uso esterno che interno. Per uso interno, sulla base della farfara, vengono spesso preparati tè e decotti.

Controindicazioni all'uso del componente a base di erbe sono la gravidanza e l'allattamento. Inoltre, il suo uso non è raccomandato per i pazienti con malattie del fegato o alcolisti. L'ammissibilità dell'uso del farfara a scopi terapeutici, la durata del corso di assunzione e il dosaggio dovrebbero essere determinati solo da un medico.

Le erbe possono sostituire le medicine?

L'importanza delle erbe medicinali nella moderna farmacologia è innegabile. L'opinione che la cura erboristica sia appannaggio esclusivamente della medicina tradizionale è erronea. Varie piante possono essere utilizzate come terapia aggiuntiva al trattamento principale. Ma dovrebbero essere nominati solo dagli specialisti appropriati.

Nella maggior parte dei paesi del mondo, il livello di sviluppo della medicina moderna è piuttosto elevato, tuttavia molte persone nei paesi in via di sviluppo ricorrono ancora ai servizi di specialisti della medicina tradizionale per ricevere il primo soccorso1, utilizzano piante medicinali e preparati a base di queste piante. Negli ultimi decenni, l'interesse per la terapia a base di erbe è aumentato anche nei paesi sviluppati, il che ha portato ad un aumento della domanda di piante medicinali.

La varietà dei tipi di medicine tradizionali si è sviluppata in diversi contesti etnici, culturali, climatici, geografici e persino filosofici.

Le regole di registrazione e il quadro giuridico associati a questi farmaci dovrebbero garantire la loro sicurezza ed efficacia, ma lo sviluppo di questi documenti presenta alcune difficoltà.

Medicine tradizionali a base di piante medicinali e salute umana human

I preparati naturali, che servivano come base della medicina nell'antichità, sono ancora oggi molto diffusi. Costituiscono una parte significativa del commercio internazionale.

Le piante medicinali svolgono un ruolo importante nella ricerca farmacologica e nello sviluppo di farmaci, non solo quando i componenti vegetali vengono utilizzati direttamente come agenti terapeutici, ma anche quando vengono utilizzati come materie prime per la produzione di farmaci o come campioni per la sintesi di composti farmacologicamente attivi . Pertanto, è necessario regolamentare l'uso e l'esportazione, nonché la cooperazione internazionale e il coordinamento della conservazione delle specie di piante medicinali.

La Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità delle specie afferma che la conservazione e l'uso razionale delle specie biologiche è di grande importanza per soddisfare i bisogni della popolazione mondiale di cibo, cure, ecc. Un prerequisito per raggiungere questo obiettivo è l'accesso aperto alle risorse e alle tecnologie genetiche e loro distribuzione uniforme.

Lo sviluppo del quadro giuridico relativo alle piante medicinali non segue un unico modello. Diversi paesi hanno adottato definizioni diverse di piante medicinali e prodotti da esse derivati. Inoltre, diversi paesi hanno un approccio diverso alla concessione di licenze, distribuzione, produzione e commercio di farmaci per garantirne la sicurezza, la qualità e l'efficacia.

Nonostante il fatto che l'uso di farmaci a base di piante medicinali abbia una lunga storia, finora è stato studiato l'effetto terapeutico di un numero relativamente piccolo di specie vegetali. E i dati sulla sicurezza e l'efficacia sono disponibili per un numero ancora minore di piante e preparati basati su di essi.

Regolamentazione e registrazione dei preparati di piante medicinali

In alcuni paesi le erbe medicinali hanno lo stesso status di altri medicinali, in altri sono equiparate agli alimenti e il loro uso a fini terapeutici è proibito. Nei paesi in via di sviluppo vengono tradizionalmente utilizzati farmaci a base di piante medicinali, ampiamente utilizzati nella medicina tradizionale. Tuttavia, in questi paesi non esiste quasi nessun quadro normativo per classificare come medicinali le medicine tradizionali a base di erbe.

Nelle legislazioni dei diversi paesi vengono utilizzati i seguenti criteri per la classificazione delle medicine naturali: descrizione in una monografia sulla farmacopea, stato di un farmaco soggetto a prescrizione medica, affermazione che il farmaco ha un effetto terapeutico, ingredienti registrati o molti anni di esperienza di utilizzo. In alcuni Stati si distingue tra prodotti "ufficialmente riconosciuti" e "ufficialmente approvati", questi ultimi possono essere commercializzati senza essere sottoposti ad esame scientifico.

L'approccio legislativo ai medicinali vegetali rientra nelle seguenti categorie:

  • i requisiti normativi sono gli stessi per tutti i prodotti;
  • tutti i requisiti normativi hanno un'eccezione per i prodotti naturali/tradizionali;
  • le eccezioni per i prodotti naturali si applicano solo alla registrazione o all'autorizzazione all'immissione in commercio.

Nei casi in cui i medicinali a base di piante medicinali non siano registrati e controllati dalle autorità di regolamentazione, è necessario un sistema di autorizzazione speciale attraverso il quale le autorità sanitarie possono verificare la composizione del farmaco, richiedere la conferma della sua qualità prima della commercializzazione, garantire un uso corretto e sicuro, e richiedere ai titolari di licenza di segnalare sospetti effetti collaterali.

Politica e lavoro dell'OMS. Programma di medicina tradizionale dell'OMS

L'Assemblea mondiale della sanità (WHA) ha adottato una serie di decreti per attirare l'attenzione sul fatto che vaste popolazioni nei paesi in via di sviluppo si affidano ancora alla medicina tradizionale e che questa medicina è una forza lavoro potenzialmente importante per l'assistenza sanitaria di base. ... La Dichiarazione di Alma-Ata del 1978 raccomanda che i rimedi tradizionali comprovati siano inclusi nei programmi nazionali e nei documenti normativi sull'uso dei farmaci.

La politica dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla medicina tradizionale è stata delineata nel rapporto del direttore generale dell'OMS sulla medicina tradizionale e l'assistenza sanitaria contemporanea alla 44a Assemblea mondiale della sanità nel 1991.

Il rapporto afferma che "gli Stati membri dell'OMS hanno rivisto i programmi nazionali, la legislazione e le decisioni sulla natura e la portata dell'uso della medicina tradizionale nel loro sistema sanitario". Secondo la normativa di riferimento dell'AMS, i principali obiettivi del Programma di Medicina Tradizionale sono: promuovere l'integrazione della medicina tradizionale nei sistemi sanitari nazionali; promuovere l'uso razionale della medicina tradizionale attraverso lo sviluppo di linee guida tecniche e standard internazionali per la fitoterapia e l'agopuntura; e informare sulle diverse forme di medicina tradizionale.

Nel decreto 42.43 dell'OMS (1989), gli Stati membri dell'OMS chiedono: una valutazione globale della medicina tradizionale; condurre una registrazione sistematica e un esame (preclinico e clinico) delle piante medicinali utilizzate dagli specialisti della medicina tradizionale e dal pubblico in generale, introdurre misure per controllare i prodotti a base di piante medicinali e introdurre e mantenere standard appropriati; e anche per scoprire quali piante medicinali e preparati a base di esse hanno un equilibrio soddisfacente di efficacia e sicurezza e quali di esse dovrebbero essere incluse nei registri nazionali o nelle farmacopee.

I medicinali a base di piante medicinali sono stati inseriti nel programma della Conferenza internazionale sulle autorità di controllo dei farmaci dal 1986. Nel 1986 e nel 1989, in occasione della 4a e 5a conferenza, si sono tenuti seminari sul controllo della circolazione delle droghe naturali nel commercio internazionale. È stato deciso che l'OMS svilupperà standard che definiscano i requisiti di base per la registrazione e la circolazione dei prodotti naturali.

La bozza delle regole per la valutazione delle piante medicinali è stata preparata alla riunione dell'OMS a Monaco nel giugno 1991 e adottata alla sesta conferenza sulle autorità di controllo dei farmaci nell'ottobre 1991 a Ottawa. Tali norme definiscono i principali criteri di valutazione della qualità, sicurezza ed efficacia dei farmaci a base di piante medicinali. Le normative hanno lo scopo di aiutare le agenzie di regolamentazione governative, le organizzazioni scientifiche e i produttori a valutare la documentazione associata a questi prodotti. La regola generale per tale valutazione è che è necessario prendere in considerazione l'esperienza tradizionale del loro uso, nonché tenere conto degli aspetti medici, storici ed etnici.

Queste linee guida contengono i criteri principali per valutare la qualità, la sicurezza e l'efficacia, nonché importanti requisiti per l'etichettatura e gli inserti informativi negli imballaggi. I requisiti di valutazione farmaceutica riguardano, in particolare, questioni quali l'identificazione, l'analisi e la stabilità. Una valutazione della sicurezza dovrebbe essere effettuata almeno sulla base dei rapporti di sicurezza disponibili e degli studi tossicologici. La valutazione dell'efficacia dovrebbe includere un'analisi delle applicazioni tradizionali basata sui materiali disponibili.

Nel 1994, l'Ufficio regionale dell'OMS per la regione del Mediterraneo orientale ha pubblicato le linee guida di politica pubblica per le piante medicinali. La maggior parte della popolazione mondiale utilizza metodi di trattamento tradizionali, in particolare con l'uso di piante medicinali, che sono più efficaci nel trattamento delle malattie del tratto gastrointestinale, del tratto respiratorio superiore, del tratto urinario e delle malattie della pelle. Alla luce di quanto sopra, non vi è alcun dubbio sulla necessità di formulare una politica pubblica sulle medicine tradizionali e di stimolare la cooperazione tra gli Stati membri dell'OMS. L'obiettivo di tale politica pubblica sarà quello di sviluppare una riforma normativa e legale per garantire le buone pratiche e la fornitura di pronto soccorso su scala più ampia, garantendo allo stesso tempo l'autenticità, la sicurezza e l'efficacia di questi farmaci. È stata avanzata la proposta di creare una Commissione nazionale di esperti in ogni stato, che svilupperà misure specifiche per la formazione della politica statale in questa regione, e quindi svilupperà, dirigerà e controllerà le varie fasi della sua attuazione. Le responsabilità della Commissione nazionale di esperti comprendono la compilazione di elenchi statali di farmaci essenziali a base di piante medicinali, la preparazione di istruzioni sui requisiti di registrazione, la consulenza sul sistema di autorizzazione statale e su come tenere conto degli effetti collaterali, nonché lo sviluppo di adeguati metodi di cooperazione con il Ministero della Salute. I principali criteri di selezione per i farmaci essenziali a base di piante medicinali dovrebbero essere la sicurezza, l'efficacia, la necessità di questo farmaco e la disponibilità di materie prime. Sulla base dell'elenco approvato delle piante medicinali per ciascuno stato, dovrebbero essere sviluppati principi chiari per garantire lo stock di queste piante, che dovrebbero includere la raccolta, la coltivazione, la lavorazione, l'importazione di queste piante e la protezione della flora di questo stato . Le regole contengono anche un capitolo separato sui criteri di ricerca per le piante medicinali tradizionali e sui criteri per il loro uso razionale.

Poiché la ricerca scientifica è necessaria per la maggior parte dei preparati di piante medicinali, l'OMS sta assistendo gli Stati membri nella selezione di farmaci sicuri ed efficaci che possono essere utilizzati nei loro sistemi sanitari.

Nel 1992, l'Ufficio regionale dell'OMS per il Pacifico occidentale ha organizzato una riunione di esperti per sviluppare criteri e principi generali per il lavoro di ricerca sull'esame dei medicinali vegetali. Le regole sviluppate in questo incontro servono come base per gli Stati membri dell'OMS per sviluppare le proprie linee guida di ricerca, nonché per condividere dati di ricerca e altre informazioni, che creeranno un database affidabile per la registrazione delle piante medicinali. L'adozione di questa politica dovrebbe aiutare a superare le barriere legali all'uso dei medicinali a base di erbe.

Requisiti per i prodotti naturali nei singoli paesi

Canada

I medicinali a base di erbe sono trattati come medicinali ai sensi della legge canadese e sono pertanto soggetti all'etichettatura e ad altri requisiti della Food and Drug Administration. Ciò significa che, a differenza degli Stati Uniti, esiste legalmente un gran numero di medicinali a base di erbe sul mercato canadese. Per registrare o assegnare un numero di identificazione a un farmaco è necessario studiarne la composizione e ottenere l'approvazione per l'etichetta.

Il 13 agosto 1987, dopo un lungo dibattito, Health Canada ha pubblicato un bollettino con un elenco di piante pericolose o necessarie per le etichette di avvertenza. Questi prodotti potevano essere venduti come cibo, medicina e persino cosmetici, a seconda delle loro proprietà, azione e metodo di utilizzo. Allo stesso tempo, le piante possono essere considerate medicinali, previa presentazione e approvazione della domanda e dei dati sul contenuto quantitativo dei principi attivi. Nella pratica odierna, le erbe medicinali utilizzate per il trattamento di malattie non pericolose possono ottenere un numero di identificazione del farmaco (FPI) basato su un razionale farmacologico e informazioni bibliografiche, che confermano l'uso tradizionale, che non contraddice i risultati della moderna ricerca scientifica. Inoltre, con l'emergere della necessità di un meccanismo speciale per la registrazione di piante medicinali e farmaci basati su di essi, è stato proposto il progetto "Monografie standard sui farmaci" (SMP). Le combinazioni di più piante descritte in tali monografie saranno approvate se il loro uso è giustificato sulla base di validi principi terapeutici.

Il 5 gennaio 1990 fu pubblicato un altro Bollettino che illustrava la politica del Ministero della Salute sui preparati di piante medicinali.

Contiene requisiti normativi e raccomandazioni sul meccanismo di assegnazione di questi prodotti all'INP. Il documento afferma chiaramente che il criterio più importante per classificare i prodotti a base vegetale come alimenti o medicinali è l'attività farmacologica degli ingredienti, l'uso previsto del prodotto e le informazioni disponibili sul suo utilizzo. In questo Bollettino, i medicinali erboristici sono divisi in due gruppi:

  • Piante, le cui informazioni sono disponibili nelle farmacopee e nei libri di riferimento farmacologici. Grazie alla pratica d'uso a lungo termine, sono note le proprietà di queste piante, nonché indicazioni e controindicazioni per il loro uso. I prodotti contenenti tali ingredienti vegetali dovrebbero essere considerati come altri medicinali; tali prodotti sono ampiamente disponibili sul mercato sotto forma di preparati da prescrizione e da banco.
  • Piante che non sono ben descritte nella letteratura scientifica, quindi sono poco conosciute in Canada. Tuttavia, esiste una letteratura sul loro uso tradizionale basata su osservazioni empiriche e tali informazioni sono preziose per riconoscere l'accettabilità di un particolare medicinale erboristico. Si prevede che i farmaci di questo gruppo verranno utilizzati per il trattamento di malattie che non rappresentano un rischio per la salute. Questi prodotti, che vengono utilizzati tradizionalmente o utilizzati nella medicina tradizionale, devono essere appositamente designati. L'esame delle domande di INP con l'uso dell'SMP dovrebbe garantire che i prodotti del produttore soddisfino le condizioni dell'SMP.

Nell'ottobre del 1990, per decreto del Ministro della Salute, sono state pubblicate le linee guida “Farmaci erboristici tradizionali” per assistere i produttori nella presentazione di IPO e nell'etichettatura dei prodotti classificati come “Piante Medicinali Tradizionali” (TPMT). Le domande devono includere una bozza di etichetta che indichi chiaramente le indicazioni per l'uso di questo tradizionale preparato erboristico. Le raccomandazioni devono essere allegate alla domanda. Se esiste un MSP per una data erba e se la domanda è conforme ai termini di questa monografia, questa è considerata un'alternativa accettabile ad altre raccomandazioni. Sono inaccettabili termini come "tonico", "additivo", "detergente", ecc.. Alcune combinazioni di erbe, ad esempio un diuretico con un lassativo, nonché combinazioni di erbe con l'effetto opposto, sono considerate dubbie.

L'esperienza si basa principalmente sull'efficacia tradizionale e sulla conoscenza del dosaggio. In caso di dubbi sulla sicurezza, gli esperti utilizzano metodi di ricerca moderni anziché informazioni tradizionali.

Stati Uniti d'America

L'importanza dei preparati erboristici per il mercato statunitense

Le medicine a base di erbe sono meno comuni negli Stati Uniti che nella maggior parte dei paesi sviluppati. Ciò è dovuto al fatto che la vendita di questi farmaci viene effettuata principalmente da negozi di dietetici, la cui clientela è una percentuale insignificante della popolazione. È difficile espandere la portata delle vendite di questi prodotti vendendoli in farmacia, poiché è impossibile rivendicare l'effetto terapeutico di questi farmaci e i clienti dovrebbero chiedere consiglio ai farmacisti, che, nella maggior parte dei casi, sono poco esperti nelle erbe medicinali .

Stato legale

Alla fine del 1930. Il Food, Drug, and Cosmetic Act è stato approvato e da allora la FDA ha considerato come farmaco qualsiasi prodotto che abbia proprietà medicinali, antidolorifiche o profilattiche. Pertanto, i prodotti erboristici devono passare attraverso lo stesso processo di approvazione di qualsiasi prodotto chimico. La maggior parte dei prodotti naturali negli Stati Uniti sono classificati come integratori alimentari o nutrizionali, sebbene molti siano utilizzati dai consumatori come medicine tradizionali. La maggior parte dei documenti normativi sono relativi alla sicurezza. Se un prodotto viene "ritenuto sicuro", ciò garantisce che il prodotto sia etichettato correttamente e non sia contraffatto. I prodotti naturali in teoria acquisiscono lo status di "sicuro" quando questo status è confermato da uno specialista competente e non confutato da altri specialisti.

Alcune piante medicinali particolarmente note sono state designate da banco dalla FDA. Tuttavia, la maggior parte delle piante medicinali sono state escluse da questo elenco. Ciò è dovuto principalmente al fatto che i produttori di erbe statunitensi non hanno fornito prove a sostegno del loro uso. Nel novembre 1992, la FDA nominò un nuovo comitato consultivo che includeva esperti esterni sui farmaci da banco.

Nuova legislazione

Dal 1976 le normative che regolano il mercato dei prodotti dietetici indicano che i prodotti alimentari, compresi gli integratori alimentari e le piante medicinali, non sono farmaci. Pertanto, la FDA non ha svolto alcun lavoro sulla scrittura di monografie su integratori alimentari, vitamine, minerali e piante medicinali.

Nel 1990, il Congresso ha approvato il Food Labelling Act, che richiede che tutti gli alimenti siano etichettati con un valore nutritivo, e la FDA deve definire i criteri per l'approvazione dell'etichettatura degli alimenti per la salute umana. La legge tiene conto del fatto che il consumo di vitamine, minerali, piante medicinali e altri prodotti simili differisce dal consumo di prodotti alimentari ordinari e pertanto, secondo la legge, a questi prodotti dovrebbero essere applicati standard più morbidi per determinare il loro valore per la salute . Il Congresso ha concesso alla FDA un anno per esaminare il meccanismo per l'introduzione di standard e procedure per valutare le applicazioni per il valore degli additivi che non sono coperti dalla legge sull'etichettatura degli alimenti. La bozza, presentata dall'American Plant Based Foods Association, non ha ricevuto l'approvazione della FDA.

Integratori dietetici, non integratori alimentari

Nell'ottobre 1994, il Diet Supplements Act ha riconosciuto che questi integratori sono utili nella prevenzione delle malattie croniche e quindi aiutano a limitare i costi sanitari a lungo termine. Erbe e altre piante medicinali, vitamine e minerali ora rientrano nella definizione di "integratori alimentari" che si presentano sotto forma di capsule, compresse, liquidi, ecc., Che non sono comunemente intesi come alimenti ma sono etichettati come integratore alimentare. Gli integratori dietetici non includono sostanze precedentemente commercializzate come farmaci o in studi clinici. La legge prevede che un integratore alimentare sia considerato un alimento che non richiede l'approvazione della FDA per la commercializzazione e non un additivo alimentare che richiede tale approvazione. L'etichettatura degli integratori alimentari è consentita quando dichiarano di essere utili nella malnutrizione classica, quando viene descritto il ruolo della componente nutrizionale o dietetica, o quando vengono fornite le caratteristiche del meccanismo d'azione del prodotto. Inoltre, l'etichetta deve indicare chiaramente che queste informazioni non sono state verificate dalla FDA e che questo prodotto non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia.

È inoltre necessario disporre di un elenco di costituenti, piante o loro parti, con una chiara indicazione della loro quantità. Se un integratore viene dichiarato conforme allo standard ufficiale del compendio e non soddisfa tale standard, l'etichettatura del prodotto è considerata errata. Viene considerato erroneamente etichettato anche un prodotto che non è descritto nel compendio, ma non presenta le caratteristiche dichiarate.

La nuova legge prevede la creazione dell'Autorità per gli integratori alimentari presso gli Istituti nazionali di sanità. Questa agenzia dovrebbe indagare sul ruolo degli integratori alimentari nel migliorare la salute della popolazione e stimolare la ricerca scientifica su questi prodotti.

La firma del Diet Supplements Act nell'ottobre 1994 dovrebbe accelerare il riconoscimento del valore degli alimenti a base vegetale nel mercato americano, in quanto l'atto consente a questi prodotti di essere commercializzati come integratori alimentari, a condizione che vi siano prove della loro sicurezza e vi siano prove per sostenerli. , come indicato nella domanda. La probabilità che i prodotti erboristici vengano commercializzati come medicinali e riconosciuti come curativi è molto bassa, in quanto la FDA attualmente non accetta informazioni bibliografiche sulla sua efficacia, preferendo studi clinici randomizzati.

Traduzione di Olga Sotnikova

Questo articolo discute gli effetti benefici e dannosi di vari composti chimici da fonti naturali (piante, tossine e zootossine) e da fonti sintetiche (sostanze tossiche). Le piante sono spesso utilizzate per benefici terapeutici e, sebbene la maggior parte delle medicine non erboristiche odierne, alcune (come la digossina) siano ancora derivate dalle piante. Altri medicinali (come la tubocurarina, per esempio) si ottengono dopo aver studiato i veleni presenti nelle piante. Alcuni preparati a base di erbe sono tossici per l'uomo quanto le tossine e i veleni prodotti da piante e animali. Esistono però farmaci derivati ​​da sostanze pericolose come la tetrodotossina e la tossina botulinica. Poiché non esiste una semplice definizione semantica di tossine, veleni e sostanze tossiche, il termine "sostanze tossiche" viene spesso utilizzato per indicare sostanze pericolose che penetrano dall'ambiente: naturali o sintetiche, organiche o inorganiche (ad esempio metalli tossici).

Questo capitolo descriverà principalmente le piante in quanto sono più comunemente utilizzate per produrre medicinali. L'uso delle piante si basa spesso su testi antichi, tradizioni, conoscenze popolari sulle loro proprietà e altre fonti.

Sorprendentemente, le piante sono ancora ampiamente utilizzate anche in quei paesi in cui sono stati sviluppati molti preparati farmacologici moderni. Ci sono molte ragioni per questo, tra cui la paura infondata dello "scientifico", credenze metafisiche come "la natura sa meglio", pubblicità ossessiva di valori commerciali e sociali e testardaggine comune.

IMPIANTI

Le piante contengono molte sostanze. Alcuni hanno una funzione strutturale, come la cellulosa, altri sono coinvolti nel metabolismo cellulare, come numerosi sistemi enzimatici. Le piante formano anche molecole organiche per proteggersi da virus, batteri, funghi, insetti, animali e persino altre piante che minacciano le loro vite. La maggior parte di questi composti sono biologicamente attivi, quindi non sorprende che le piante siano una ricca fonte di sostanze chimiche farmacologicamente attive, molte delle quali sono potenziali farmaci. Parti o estratti di piante utilizzate per scopi medicinali sono chiamate preparazioni erboristiche.

Dall'antichità ad oggi, piante e preparati erboristici sono stati usati per curare le malattie.

Gli usi medicinali delle piante sono diffusi e in crescita. Del gruppo multinazionale di pazienti ricoverati al pronto soccorso di New York City, il 22% ha riferito di utilizzare medicinali a base di erbe, per lo più di origine asiatica (37%). In Nord America, la maggior parte delle piante medicinali vengono acquistate indipendentemente da negozi di alimenti naturali, erboristerie e naturopati. La prescrizione di rimedi erboristici da parte dei medici è abbastanza comune in Europa e in Asia. In Europa, il più alto consumo pro capite di prodotti erboristici è in Germania e Francia. I tedeschi spendono $ 37 all'anno a persona in prodotti erboristici, che era di $ 2,5 miliardi nel 1998.

Il nome botanico di una pianta è costituito da un genere e da una definizione specifica. Tavolo 24.1 elenca le sostanze isolate dalle piante e utilizzate come medicinali:

  • molte preziose sostanze medicinali sono state isolate dalle piante;
  • piante appartenenti a generi diversi possono sintetizzare composti o farmaci identici, ad esempio belladonna e datura, contenenti atropina;
  • diversi composti con attività farmacologica simile si trovano in diverse specie vegetali, come giusquiamo e belladonna, contenenti sostanze antimuscariniche (scopolamina e atropina). Digitalis e strophantus contengono anche glicosidi cardiaci (digossina e ouabaina, rispettivamente);
  • Piante di specie diverse, ma dello stesso genere, possono contenere composti diversi, ad esempio, digitale purpurea e digitale lanosa, compresi rispettivamente i glicosidi cardiaci digitossina e digossina;
  • Sulla base dell'uso tradizionale di estratti vegetali, a volte è possibile prevedere l'effetto e l'ulteriore utilizzo di sostanze pure isolate dalle piante, ad esempio vincristina e vinblastina vengono utilizzate come agenti antineoplastici grazie alla loro capacità di sopprimere la divisione cellulare. Queste sostanze sono state isolate dalla pianta di pervinca, nota come agente ipoglicemizzante. In altre parole, sostanze farmacologicamente attive con effetti sconosciuti possono essere isolate da piante utilizzate per altri scopi.

Tabella 24.1 Sostanze derivate da piante tradizionalmente utilizzate come fitoterapici o veleni

Alla fine del XIX secolo. - l'inizio del XX secolo. i farmacologi sono stati attivamente coinvolti nell'isolamento di sostanze farmacologicamente attive dalle piante e nella standardizzazione degli estratti vegetali. L'obiettivo era ottenere farmaci stabili e standardizzati. Esempi sono le foglie di belladonna (British Pharmacopoeia) e le foglie di digitale (United States Pharmacopoeia). Ciò significava che i farmaci erano standardizzati secondo metodi ufficialmente approvati. La valutazione biologica è stata spesso utilizzata, poiché all'epoca non esistevano metodi chimici adeguati per analizzare i componenti e i principi attivi delle piante. Anche con i moderni metodi chimici, la determinazione di molti composti potenzialmente attivi nelle piante è impegnativa. Se più di una pianta viene utilizzata in un rimedio a base di erbe, questa complessità aumenta in proporzione.

Caratteristiche dei preparati erboristici

Principi attivi di preparati erboristici

I preparati a base di erbe contengono molti composti e spesso non è chiaro quale di essi sia farmacologicamente attivo. Ad esempio, l'aglio (Allium sativa) contiene un gran numero di composti solforati, ma solo alcuni di essi hanno potenziali effetti terapeutici. L'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) contiene ipericine, ma, probabilmente, non ne determinano l'effetto antidepressivo. Si ritiene che i componenti terapeuticamente attivi dell'erba di San Giovanni siano iperforine.

Controllo qualità dei preparati erboristici

Negli Stati Uniti, non è richiesto alcun test normativo per vendere prodotti a base di erbe come integratori alimentari poiché è regolato dal Dietary Supplement Health and Education Act. Secondo questa legge, non si possono avanzare pretese sul trattamento delle malattie con questi additivi, ma è consentito considerare le piante come modificatori della salute. I componenti dei preparati erboristici non sono regolamentati se non ci sono dati sugli effetti collaterali di un prodotto specifico, o l'etichetta del prodotto non soddisfa i requisiti, o le sostanze in esso contenute non sono indicate sull'etichetta.

In Canada, tutti i prodotti medici, compresi i prodotti per la salute a base di erbe, portano un numero di identificazione del farmaco. Questi numeri non sono necessari per materie prime come erbe intere o preparati erboristici etichettati come alimenti o integratori alimentari. Nel mondo intero, le regole non sono molto più rigide. Pertanto, i medicinali a base di erbe sono generalmente meno regolamentati dei medicinali.

Sfortunatamente, ci sono molti esempi di preparati erboristici contenenti piante non etichettate e più tossiche, sostanze sintetiche (ad esempio fenilbutazone, corticosteroidi sintetici e altri farmaci da prescrizione) o metalli pesanti (mercurio o piombo).

A volte i componenti dei preparati a base di erbe sono nominati in modo errato o errato. Ad esempio, il termine "ginseng" si applica al ginseng siberiano, ma è una pianta del genere Eleutherococcusy e non Rapach come il ginseng americano o coreano. Di conseguenza, il termine "ginseng" di per sé non ha piuttosto un significato botanico, ma farmacologico, e solo un nome botanico, costituito da un genere e da una specie, identifica correttamente una pianta.

Standardizzazione dei preparati erboristici

Di norma, i componenti chimici delle piante variano a seconda della specie, della varietà e della parte della pianta, delle condizioni di crescita (terreno, umidità, temperatura), della stagione dell'anno e dell'età della pianta. Queste differenze rendono molto importante la standardizzazione dei principi attivi, ma la procedura è complessa e non sempre disponibile. Non esistono regole che regolino la standardizzazione dei componenti chimici dei rimedi erboristici. Anche se l'etichetta dice "standardizzato" per un particolare componente, di solito non è noto se questa sia la fonte principale dell'effetto terapeutico. In altre parole, la possibilità di differenze significative tra i due farmaci è un problema dei rimedi erboristici farmacologicamente attivi.

Problemi comuni a tutti i farmaci a base di erbe e prescrizione

Determinazione dell'efficienza

L'efficacia terapeutica delle piante come farmaci dovrebbe essere valutata in studi clinici prospettici, in doppio cieco, randomizzati e controllati, preferibilmente con placebo, come nella valutazione dei farmaci. Un numero molto limitato di piante è stato studiato in questo modo, sebbene questo sia lo standard generalmente accettato dagli organismi di regolamentazione dei farmaci da prescrizione. Pertanto, oggi non esistono paesi con requisiti ufficiali esistenti, secondo i quali deve essere dimostrata l'efficacia dei medicinali a base di erbe nel trattamento delle malattie. Questo apparente disaccordo tra rimedi erboristici relativamente non regolamentati e farmaci da prescrizione può essere attribuito a un complesso di fattori politici, sociali ed economici.

Effetti collaterali

Esempi di effetti collaterali diretti delle piante

È generalmente accettato che le piante siano naturali, quindi sicure. Questo non è il caso, poiché molti preparati a base di erbe hanno attività farmacologica. Le piante e i preparati a base di erbe possono causare effetti collaterali diretti, gravi reazioni allergiche e interazioni farmacologiche indesiderate. Ad esempio, l'erba di San Giovanni, che induce enzimi coinvolti nel metabolismo della ciclosporina, può portare a una diminuzione della sua concentrazione se la dose non viene aumentata compensatoria. L'erba di San Giovanni aumenta anche gli effetti dell'alterazione del metabolismo della serotonina, come gli inibitori della ricaptazione. Le piante possono rendere difficili alcuni test di laboratorio. Ad esempio, Eleuterococco provoca concentrazioni plasmatiche di digossina falsamente elevate quando somministrato in concomitanza con la digossina.

Preparati erboristici ampiamente utilizzati

Tabella 24.3 Piante medicinali, loro usi e prove di efficacia da studi clinici randomizzati

Tavolo 24.3 elenca alcuni preparati erboristici comuni e le loro indicazioni tradizionali per l'uso. La tabella include le attuali prove di efficacia e alcuni effetti collaterali noti. Attualmente, non ci sono prove definitive dell'efficacia delle preparazioni a base di erbe basate su dati clinici. Ci sono stati studi che hanno mostrato una certa superiorità, ma questi risultati richiedono conferma in osservazioni più ampie ea lungo termine. Ci sono anche pochissimi dati disponibili sulla sicurezza dell'uso a lungo termine dei preparati a base di erbe.

conclusioni

Le piante sono una ricca fonte di composti biologicamente attivi e una potenziale base per farmaci efficaci. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche, normative e standardizzazione per utilizzare prodotti a base di erbe in conformità con i criteri dei farmaci. Oggi la regola è "compra attenzione".

Gli operatori sanitari dovrebbero ricordare che i pazienti spesso assumono prodotti a base di erbe che possono avere effetti farmacologici pronunciati, avere effetti collaterali indesiderati ed entrare in interazioni farmacodinamiche e farmacocinetiche con altri farmaci prescritti. Pertanto, è necessario raccogliere una storia dettagliata del possibile utilizzo di medicinali a base di erbe da parte dei pazienti. Questo aspetto è probabilmente più importante quando si espande il campo di applicazione delle piante.

TOSSINE, ZOOTOXINE E VELENI

Qualsiasi composto naturale o sintetico può essere dannoso se sovraesposto

È impossibile definire con precisione termini come "tossina", "zootossina" e "sostanza velenosa", poiché qualsiasi composto può essere dannoso se somministrato a dosi elevate (Tabella 24.4). Se un composto è una zootossina, una tossina o un agente tossico dipende principalmente dalla fonte piuttosto che dall'effetto. Così:

  • le tossine sono originariamente chiamate veleni prodotti da microrganismi, ma oggi questo termine è ampiamente utilizzato per altri organismi (ad esempio w-conotossine dei gasteropodi);
  • le zootossine sono veleni introdotti da una specie animale all'altra;
  • le sostanze tossiche sono composti naturali o sintetici che possono disturbare le funzioni del corpo. Oltre ad essere tossici, possono avere effetti benefici.

Le tossine e le zootossine sono solitamente proteine ​​o polipeptidi, sono prodotte principalmente da vertebrati e le sostanze tossiche, di regola, sono rappresentate da piccole molecole. Anche gli invertebrati e le piante producono tossine; la maggior parte dei veleni vegetali sono alcaloidi (molecole organiche contenenti azoto).

Tossine, zootossine e sostanze tossiche influenzano la nostra vita in modi diversi

Tossine, zootossine e sostanze tossiche sono pericolose per l'uomo per vari motivi. Questi includono:

  • tossine naturali e sostanze tossiche, orali o inalate (fumo di tabacco);
  • tossine prodotte da virus e batteri;
  • tossine ambientali da fonti naturali;
  • tossine industriali nell'ambiente;
  • zootossine;
  • sostanze tossiche usate come armi militari o in attacchi terroristici.

Tabella 24.4 Potenziale pericolo di morte per tossine e veleni

È stato a lungo notato che la vita è un processo tossico. L'ossigeno, così essenziale per la vita aerobica, è potenzialmente tossico per tutti i tessuti grazie alla sua capacità di generare radicali liberi che danneggiano le molecole biologiche.

Il mondo intorno a noi è saturo di elementi e composti tossici. Il processo evolutivo ha portato a una lotta biologica in corso tra specie in competizione. Di conseguenza, è sorto un numero enorme di vari composti tossici, da molecole relativamente semplici a strutture proteiche complesse. Inoltre, il processo di industrializzazione ha portato alla creazione di miliardi di composti tossici, che sono stati deliberatamente creati come potenzialmente tossici per altre specie e, in alcuni casi, per la nostra specie. Molti composti industriali hanno effetti collaterali tossici, ma la loro potenziale minaccia non è stata riconosciuta per molti anni.

L'aspetto più pericoloso è l'uso di veleni e tossine come armi o altre forme di violenza come il terrorismo. Le armi biologiche non sono armi nuove. Per secoli, i militari hanno cercato di usare le malattie infettive contro il nemico. Al giorno d'oggi, le persone hanno ampliato le loro conoscenze sulle possibilità di tossine e veleni utilizzati per scopi violenti. Questo elenco include, oltre alle armi biologiche, gas tossici, inibitori della colinesterasi e tossine naturali. Alcuni di loro sono già stati utilizzati per scopi terroristici.

Pertanto, il nostro mondo è pieno di una potenziale minaccia chimica, ma la sua importanza non dovrebbe essere sopravvalutata, perché la vigilanza da parte degli operatori sanitari e delle agenzie di regolamentazione aiuta a identificare le potenziali minacce in tempi relativamente brevi. Ad esempio, una volta rilevata la presenza di aflatossine (epatotossine) nelle arachidi contaminate, sono state adottate misure nei paesi sviluppati per ridurne il pericolo. Anche nei paesi con infrastrutture sviluppate, viene effettuato un monitoraggio costante e l'identificazione di altri possibili pericoli, ad esempio l'introduzione di un divieto di carburante con piombo. Sfortunatamente, la paura dell'ignoto, la copertura mediatica e le dubbie motivazioni politiche possono provocare una minaccia minore fino all'isteria. Per valutare il valore di un pericolo reale, è importante determinare correttamente il grado di minaccia e confrontarlo con il beneficio. Pertanto, usiamo le auto per spostarci quotidianamente e accettiamo la convenienza in cambio di un pericolo su cui abbiamo davvero poco controllo.

Va inoltre ricordato che l'evoluzione ci ha fornito diversi meccanismi di difesa biochimici e fisiologici. Un classico esempio è il riflesso del vomito in risposta a veleni ricevuti con il cibo e determinato dal centro del vomito nel campo posteriore della fossa romboidale, che, quando attivato, avvia il vomito, liberando lo stomaco da contenuti potenzialmente tossici. In queste parti del sistema nervoso centrale non c'è barriera emato-encefalica, quindi sentono rapidamente i veleni che circolano nel sangue. Il fegato, attraverso enzimi simili al CYP nell'intestino e in altri organi, neutralizza i veleni assorbiti e circolanti. Sfortunatamente, l'azione di questi meccanismi è diretta contro molecole biologiche potenzialmente utili, in particolare i farmaci.

Tossine, zootossine e sostanze tossiche sono una potenziale fonte di farmaci utili

Come mostrato negli esempi in questo capitolo, tossine, zootossine e sostanze tossiche sono la fonte di molti farmaci, come atropina, tubocurarina, alcaloidi della vinca ed eserina. Le frazioni di tossine batteriche (streptochinasi) e veleno di serpente (vipera malese) vengono utilizzate per dissolvere i coaguli di sangue. Oltre ai farmaci, molte zootossine, tossine e sostanze tossiche vengono utilizzate come strumenti farmacologici.

L'intossicazione acuta si verifica con esposizione a breve termine, cronica - con l'azione di una tossina per diversi mesi o anni

L'esposizione alle zootossine comporta il contatto diretto con un animale velenoso, ma la via di esposizione più comune è quella orale. I veleni sono costantemente presenti nell'acqua, nell'aria e negli alimenti (ad es. pesticidi, metalli pesanti, idrocarburi clorurati), portando a un'esposizione cronica di basso livello. Una frequente via professionale di penetrazione dei veleni è l'inalazione. La pelle è un'efficace barriera contro i veleni idrosolubili, ma non contro le sostanze liposolubili.

Le tossine e le sostanze tossiche possono avere meccanismi d'azione diretti e indiretti

Molte tossine e veleni agiscono selettivamente nei confronti dei singoli organi, spesso per le peculiarità delle loro funzioni fisiologiche e biochimiche (Fig. 24.1). I reni sono i più vulnerabili. Le metallotionine sono un gruppo unico di proteine ​​che aiutano a proteggere gli organi legandosi a determinate sostanze tossiche (ad esempio il cadmio).

La reversibilità e l'irreversibilità dei danni provocati dal veleno è spesso determinata dalla capacità rigenerativa del tessuto. Ad esempio, il danno epatico è spesso reversibile perché il fegato ha elevate proprietà rigenerative e il danno al SNC è solitamente irreversibile perché è altamente rigenerativo. i neuroni in uno stato normale non vengono ripristinati. Gli assoni dei neuroni sono particolarmente vulnerabili perché hanno funzioni metaboliche limitate e lavorano trasportando (a lunga distanza) le sostanze dal corpo cellulare. Inoltre, la normale perdita neuronale correlata all'età può portare a neurotossine che riducono l'età di insorgenza di disturbi neurologici e comportamentali (ad es. parkinsonismo indotto da farmaci).

Minacce chimiche per l'uomo

  • Tossine animali e vegetali
  • Zootossine
  • Sostanze tossiche di origine naturale e antropica

I veleni possono agire indirettamente

Le reazioni allergiche sono reazioni avverse immunologicamente mediate all'esposizione ripetuta e alla sensibilizzazione agli allergeni. I veleni possono anche agire direttamente sul sistema immunitario, causando immunosoppressione, rendendo una persona suscettibile alle infezioni. L'attivazione e l'aumento del numero di fagociti nei siti di esposizione alla sostanza chimica porta ad un aumento del danno tissutale.

Circa 8 milioni di persone negli Stati Uniti si ammalano di avvelenamento acuto ogni anno.

La minaccia di esposizione a sostanze tossiche è monitorata e limitata dalla legislazione attraverso raccomandazioni emesse da comitati governativi e agenzie responsabili della protezione del pubblico dai rischi tossici. Per questo, viene utilizzata una valutazione del potenziale pericolo di un particolare veleno quando esposto a un livello che non provoca un effetto avverso osservato nell'uomo (livello senza effetti avversi osservati, NOAEL). I rischi NOAEL di un composto sono determinati negli animali utilizzando il dosaggio di interesse e impostando la dose massima tollerata che causa l'effetto avverso osservato. Per una specifica tossina, il livello di esposizione massimo ammissibile è considerato 1/100 NOAEL (la quota è derivata tenendo conto di 1/10 differenze individuali e 1/10 differenze intraspecifiche). L'utilizzo di questo metodo è correlato al fatto che negli Stati Uniti l'Environmental Protection Agency considera il rischio di un decesso per milione di persone esposte a una sostanza tossica come il livello massimo accettabile di esposizione. Per confrontare questo rischio con altre minacce, ricordiamo che negli Stati Uniti 20.000 persone muoiono ogni anno per gli effetti di droghe illegali e la tossicosi acuta per avvelenamento con droghe o veleni rappresenta fino al 10% di tutti i ricoveri. Gli incidenti stradali e le ferite da arma da fuoco sono molto più pericolosi.

Riso. 24.1 Meccanismi fisiologici delle reazioni dei reni, dei polmoni e del fegato alle sostanze tossiche.

Misure mediche e terapia specifica in caso di azione di zootossine e intossicazioni

È ovvio che la prima fase del trattamento dell'avvelenamento o dei morsi dovrebbe essere la rimozione della fonte dell'infezione (Tabella 24.5). Quindi

medicine naturali

Agri - usato per il trattamento e la prevenzione dell'ARVI, è per bambini e adulti. Omeopatico e quindi niente chimica.
Aqua Maris - a base di una soluzione sterile con sale marino, viene utilizzato per il raffreddore anche nei bambini di età inferiore a 1 mese. È buono da usare come agente profilattico per ARVI: lava i virus dalla mucosa.
AquaLor si basa anche su una soluzione di acqua di mare. Dei vantaggi indiscutibili - una grande variabilità del farmaco, per risolvere diversi problemi.
Arnigel - gel omeopatico per contusioni e contusioni, a base della pianta di montagna Arnica. L'arnica è la pianta n. 1 per i lividi. Ciò che è utile è possibile per i bambini dopo 1 anno. Da solo aggiungerò che i lividi scompaiono il secondo o il terzo giorno, è stato controllato più di una volta.
Bronchicum - a base di estratto di timo, ferma rapidamente la tosse, allevia lo spasmo nei bronchi. Bambini - da 6 mesi, ma devi darlo con attenzione - c'è alcol nella composizione.

Bronchipret è un espettorante a base di erbe consentito per i bambini dai 3 mesi.
Valeriana - beh, qui è tutto chiaro, un sedativo popolare ed economico ..
Venitan è un gel a base di un estratto vegetale che combatte l'affaticamento delle gambe in modo rapido ed efficace.
Venza - gocce omeopatiche complesse, raccomandate per le vene varicose, disturbi della circolazione venosa.
Galstena è anche un rimedio omeopatico utilizzato come terapia di supporto per le malattie croniche del fegato e della cistifellea.
Gedelix è un espettorante a base di estratto di edera. Il produttore riferisce che il farmaco è particolarmente indispensabile per i fumatori. Comunque sia, può essere utilizzato anche per bambini di età inferiore a un anno.
Gelarium Hypericum è un sedativo a base di erba di San Giovanni, è possibile per i bambini dai 12 anni.
Herbion è uno sciroppo di piantaggine con una composizione naturale, che è più efficace per la tosse secca.
Girel è un rimedio omeopatico multicomponente per i sintomi del raffreddore. Nei casi gravi della malattia, in combinazione con Engystol e Traumeel
Gentos - compresse omeopatiche, sono più efficaci nel complesso trattamento della prostata e della vescica.
Homeostres - compresse per ridurre il nervosismo, normalizzare il sonno. Gli ingredienti sono naturali, l'effetto non è solo a livello emotivo, ma anche fisico: allevia non solo l'irritabilità, ma anche le vertigini, i crampi allo stomaco e il dolore muscolare associato allo stress. È importante che non causino sonnolenza e dipendenza
Dantinorm Baby - gocce speciali per somministrazione orale, che alleviano vari sintomi della dentizione nei bambini - con dolore e infiammazione delle gengive, influenza anche la temperatura, aumento del pianto e normalizza le feci. Quasi l'unica soluzione medicinale "naturale" al problema della dentizione.
Deprim è un farmaco sedativo a base di estratto di erba di San Giovanni, il massimo effetto si ottiene seguendo un corso
Dr. Mom è uno sciroppo per la tosse e un unguento con ingredienti naturali, spesso usato per curare i bambini, ma anche gli adulti possono farlo. Soprattutto l'unguento, ha un buon effetto riscaldante. A causa della presenza di oli essenziali, non è raccomandato per le persone con reazioni allergiche
Immunitario - a base di succo di echinacea, un farmaco immunostimolante per ripristinare il corpo. È bene seguire i corsi durante la stagione epidemica. Non raccomandato per le persone con malattie autoimmuni.
Influcid - compresse omeopatiche per il trattamento dell'ARVI, possono essere somministrate a bambini dai 3 anni. È buono da usare quando un adulto rimane con il bambino: devono essere somministrati ogni ora, ma non più di 12 al giorno.
Irikar è un unguento che tratta efficacemente la dermatite, aiuta con l'eczema e dopo le punture di insetti. È possibile per i bambini da 1 anno con diatesi.
Traumeel - un unguento omeopatico per contusioni e distorsioni può essere utilizzato dalle donne in gravidanza dopo aver consultato un medico. Azione abbastanza ampia.
Canephron è un efficace rimedio a base di erbe per la cistite, spesso usato per trattare la pielonefrite nelle donne in gravidanza.
Klimadinon è un farmaco per ridurre i disturbi vegetativo-vascolari durante la menopausa. Di norma, l'effetto si verifica entro 2 settimane dall'inizio dell'ammissione.
Climaxan è un farmaco omeopatico che affronta bene le spiacevoli manifestazioni della menopausa, secondo le recensioni delle donne, anche senza effetti collaterali. Nessuna dipendenza.
Negrustin è una preparazione a base di erbe a base di estratto di erba di San Giovanni per gli aderenti di antidepressivi "non sintetici". È meglio prenderlo a lungo, senza interruzioni.
Nervohel è un sedativo omeopatico, un'indicazione separata per l'uso sono le reazioni simili alla nevrosi in menopausa.
Notta è anche un rimedio omeopatico che allevia l'ansia. Da parte mia, posso dire che combatte anche l'insonnia con molto successo. La cosa principale è prenderlo come un corso - da 1 a 4 mesi.
L'oscillococcinum è il rimedio per la tosse più popolare in Europa. Si ritiene che se lo prendi all'inizio della malattia, ciò ti consentirà di non ammalarti affatto. Nel peggiore dei casi, ti ammali solo in una forma più lieve.
Persen è un rimedio a base di erbe con effetto sedativo, un altro sedativo naturale. Il che è benefico, non provoca sonnolenza.
Plantex è un fitopreparato per migliorare la digestione, con estratto di finocchio. Particolarmente importante per i bambini, allevia gas e coliche. Non sarà d'aiuto se la causa del gas e delle coliche nel tuo bambino è la carenza di lattasi o la disbiosi.
Prospan è uno sciroppo per la tosse vegetale, soddisfa l'assenza di zucchero e alcol nella composizione. Consentito per bambini a partire da 1 anno e donne in gravidanza su prescrizione medica.
Remens è un medicinale omeopatico prescritto sia alle donne in età matura per alleviare i sintomi della menopausa, sia alle ragazze giovani per regolare il ciclo mestruale. Devi prenderlo a lungo e non dimenticare di consultare un medico.
Senade è un farmaco lassativo a base di senna, da assumere con cautela in caso di malattie del fegato.
Sinupret è un fitopreparato sotto forma di pillole e gocce, utilizzato per malattie acute delle vie respiratorie, per bambini dai 6 anni. Efficace in combinazione con farmaci antibatterici.
Sinuforte - in grado di curare la sinusite. Una volta applicato, potrebbe non causare le sensazioni più piacevoli, ma questo fa parte del processo di guarigione.
Stodal è uno sciroppo per la tosse complesso. Alcuni dei suoi componenti influenzano la tosse secca, mentre altri influenzano la tosse umida. I pediatri raccomandano soprattutto per il trattamento di una tosse prolungata, perché l'uso di preparati chimici per la tosse è limitato nel tempo di utilizzo.
Tantum-verde, uno spray - un antisettico, che include componenti sia a base di erbe che chimici .. Efficace per le malattie del cavo orale e degli organi ENT. Non raccomandato per bambini di età inferiore a 3 anni.
Tonsilgon - gocce a base vegetale che utilizzano alcol, ha un effetto antisettico e antinfiammatorio. Attenzione con chi soffre di allergie e bambini di età inferiore a un anno.
Tonsipret - omeopatico, a base di estratti di tre piante, utilizzato negli adulti per il mal di gola.
Formula del sonno (per bambini) - naturale, con estratti di erbe e vitamine. Abbastanza un popolare sedativo sciroppato per i bambini con problemi di sonno.
Tsikaderma è un unguento curativo con ingredienti a base di erbe. Secondo la dichiarazione del produttore, è prodotto solo da piante fresche. Agisce molto rapidamente, soprattutto in caso di piccole ustioni domestiche e punture di insetti, abrasioni; rimuove l'infiammazione.
Cinnabsin è un medicinale omeopatico usato per la sinusite. Consentito per i bambini dai 3 anni, funziona meglio come parte di una terapia complessa.
Edas è un'alternativa efficace ai farmaci vasocostrittori per il raffreddore, inoltre elimina l'effetto della dipendenza da altre gocce.