Perché è necessario il drenaggio dopo l’intervento chirurgico? Come drenare e tamponare ferite e carie

Successo urgente Intervento chirurgico dipende in gran parte dall’uso di adeguati metodi di drenaggio cavità addominale.

Principi generali del drenaggio addominale

Il concetto di drenaggio razionale della cavità addominale comprende una serie di tecniche che garantiscono il deflusso senza ostacoli del fluido dalla cavità addominale. Prima di tutto, intendiamo garantire il deflusso del pus durante la peritonite, il compito principale del trattamento di qualsiasi processo purulento.

Il drenaggio efficace della cavità addominale è possibile solo se sono soddisfatte le seguenti condizioni: il drenaggio deve essere localizzato in luoghi in cui si accumula liquido ed essere percorribile. Si installa nelle zone inclinate della cavità addominale e in alcune sue tasche, e si consiglia al paziente una posizione a letto che favorisca il miglior drenaggio. Con la peritonite, di norma, è indicata una posizione elevata, in alcuni casi è richiesta una posizione laterale o posteriore. È più difficile garantire la pervietà del drenaggio. Ai fini del drenaggio è molto diffusa l'introduzione di scarichi in tubo di gomma, nonché di scarichi in materiali sintetici.

Tutti gli scarichi realizzati con materiale improvvisato presentano uno svantaggio: diventano impraticabili nelle prossime 24 ore. Il deflusso insufficiente è causato non solo dall'ostruzione del lume di drenaggio, ma anche da aderenze e tappi di fibrina (pus) che si formano nella cavità addominale attorno ai tubi inseriti.

Il rilevamento durante l'intervento chirurgico di alterazioni distruttive nell'appendice con presenza di versamento purulento, soprattutto nei pazienti con uno strato di grasso sottocutaneo pronunciato, così come nei pazienti anziani e indeboliti, è un'indicazione per il drenaggio della cavità addominale. Se durante l'appendicectomia si riscontra solo una peritonite locale, è sufficiente inserire un drenaggio in silicone o un tubo-guanto attraverso l'incisione appendicolare nella regione iliaca destra. Se viene rilevata una grande quantità di liquido sieroso o in caso di appendicite catarrale, una grande quantità di liquido sieroso si è accumulata nella cavità addominale, è indicata l'introduzione di un microirrigatore per l'instillazione di antibiotici.

Nei casi in cui viene aperto un ascesso appendicolare, non è possibile arrestare il sanguinamento capillare dal letto dell'appendice, la punta dell'appendice si è staccata, non c'è fiducia nella sufficiente legatura del mesentere dell'appendice, è consigliabile inserire un tampone di garza. Il tampone di garza deve essere rimosso nei giorni 5-7, preferibilmente per fasi. Il 3-4° giorno viene tirato su (inizio del dimagrimento), e dopo 2-3 giorni viene completamente rimosso. Viene invece introdotta una striscia di gomma del guanto, che impedisce l'incollaggio prematuro dei bordi della ferita e ritarda la profondità della sua scarica.

Drenaggio della cavità addominale nella colecistite acuta

Negli interventi eseguiti per colecistite acuta, colecistopancreatite (colecistectomia, colecistostomia o interventi estesi sulle vie biliari extraepatiche), è sempre necessario il drenaggio dello spazio subepatico. La nostra esperienza dimostra che attraverso la controapertura dell'ipocondrio destro si deve portare un drenaggio a tubo-guanto nello spazio subepatico fino all'apertura omentale. In questo caso, è consigliabile utilizzare il metodo Spasokukotsky. Prendi un tubo tagliato obliquamente lungo fino a 20 cm con un foro laterale ad una distanza di 2-3 cm dall'estremità inferiore. La sezione inferiore viene portata al forame omentale e la finestra laterale viene portata al moncone del dotto cistico e al letto della cistifellea. Se è necessario il drenaggio tratto biliare attraverso la puntura viene rimosso il corrispondente tubo di drenaggio interno parete addominale sopra il drenaggio del tubo dei guanti.

Gli interventi sul fegato in caso di lesioni epatiche, dopo l'apertura di ascessi e durante altre manipolazioni, devono essere completati con il drenaggio dello spazio subepatico e del canale laterale destro del peritoneo mediante tubi-guanto drenanti, che spesso devono essere associati a tamponi di garza dovuti per possibili sanguinamenti o, se necessario, per limitare il processo.

Drenaggio addominale per pancreatite acuta

Nella necrosi pancreatica e nella pancreatite purulenta, è necessario un drenaggio per rimuovere l'essudato purulento o ricco di enzimi, somministrare antibiotici alla lesione ed effettuare l'irrigazione a flusso continuo della borsa omentale. Il letto pancreatico e la borsa omentale possono essere drenati mediante dissezione dei legamenti gastrocolico, epatogastrico e del mesentere trasverso colon o lombotomia nella regione lombare sinistra o destra.

La dissezione del legamento gastrocolico consente un esame dettagliato del pancreas, isolando il drenaggio dalla cavità addominale libera suturando i fogli legamentosi al peritoneo parietale della parete addominale anteriore. Il drenaggio del tubo-guanto è collegato al letto. Solo se l'integrità del piccolo omento è danneggiata e vi è un'estesa fuoriuscita nello spazio subepatico, è necessario effettuare un drenaggio con apertura del legamento gastroepatico. La lombotomia è indicata per perdite retropancreatiche estese, alterazioni focali profonde nella superficie posteriore del pancreas, necrosi del tessuto retroperitoneale.

Drenaggio della cavità addominale per ulcere

Negli interventi per ulcera perforata è indicato il drenaggio con tubo-guanto del canale laterale destro attraverso una controapertura in regione iliaca destra, dove più spesso confluisce il contenuto fuoriuscito, la cui rimozione non esclude l'infiammazione dell'ulcera perforata. peritoneo. In questo caso dovresti introdurre anche un microirrigatore ipocondrio destro(la fonte più probabile di infezione) per somministrare antibiotici. A volte è necessario installare un drenaggio nella cavità pelvica (attraverso una controapertura nella regione iliaca destra).

Drenaggio addominale dopo

Dopo resezione gastrica secondo Billroth-2 e in assenza di fiducia nell'affidabilità della chiusura del moncone, soprattutto nei pazienti con malattia acuta sanguinamento gastrointestinale Insieme al drenaggio transnasale, viene portato al moncone un drenaggio tubo-guanto attraverso una controapertura praticata nell'ipocondrio destro.

Drenaggio addominale per ostruzione intestinale

Durante le operazioni per ostruzione acuta il drenaggio intestinale della cavità addominale non è richiesto se non è presente peritonite; se presente, il drenaggio viene effettuato secondo le regole generali.

Drenaggio addominale dopo la rimozione della milza

Dopo l'asportazione della milza in caso di rottura, lo spazio subfrenico sinistro deve essere drenato con un tubo-guanto attraverso una controapertura situata nella parte esterna dell'ipocondrio sinistro.

Drenaggio addominale dopo emicolectomia

L'area anastomotica dopo la resezione dell'emisfero sinistro del colon deve essere extraperitoneizzata e drenata con drenaggio tubo-guanto per prevenire peritoniti in caso di suture insufficienti.

Drenaggio della cavità addominale con peritonite

In caso di peritonite generale, è consigliabile lavare la cavità addominale durante l'intervento chirurgico (lavaggio), che fornisce il massimo pulizia efficace dall'essudato purulento senza danni significativi al mesotelio peritoneale. In caso di peritonite diffusa, preisolare le parti non interessate della cavità addominale con garze e asciugamani sterili. Il processo infiammatorio non può essere eliminato con una sola igiene, pertanto il drenaggio razionale diventa di fondamentale importanza nel periodo postoperatorio.

In caso di peritonite purulenta generale, indipendentemente dalla causa della sua insorgenza, il drenaggio viene effettuato da 4 punti con drenaggi in silicone o tubi-guanto. Le controaperture vengono applicate sia nella regione sottocostale che in quella iliaca. I drenaggi vengono inseriti negli spazi sottodiaframmatici, subepatici e in entrambi i canali laterali. In questo caso il drenaggio, effettuato attraverso il canale laterale sinistro, è immerso nella piccola pelvi.

Se la fonte della peritonite era una pancreatite acuta purulenta, viene installato un ulteriore drenaggio nella cavità del piccolo omento. Con peritonite generale causata dalla rottura di un ascesso spazio retroperitoneale Insieme al drenaggio da 4 punti, si porta sulla lesione il drenaggio tubo-guanto nello spazio retroperitoneale e si fa uscire posteriormente. La necessità di tale drenaggio si verifica nell'appendicite con localizzazione retroperitoneale dell'appendice, pancreatite, suppurazione di ematomi retroperitoneali, pionefrosi, paranefrite. Il drenaggio in questi casi viene solitamente fornito attraverso una controapertura nella regione lombare. Quando gli ascessi intra-addominali sfondano dopo la loro igiene, nella cavità dell'ascesso viene inserito un tubo-guanto di drenaggio.

In caso di peritonite diffusa che non si estende al piano superiore della cavità addominale, invece del drenaggio in entrambe le aree sottocostali, è consentita l'introduzione di microirrigatori. Una soluzione di antibiotici iniettata attraverso sottili tubi nello spazio sotto il diaframma scorrerà nel pavimento inferiore della cavità addominale e il deflusso avverrà attraverso tubi-guanti drenanti inseriti nelle regioni iliache. Se la peritonite diffusa è causata da colecistite acuta, ulcera gastrica perforata o duodeno, il drenaggio viene inserito nello spazio subepatico e in entrambi i canali laterali (attraverso le regioni iliache).

In caso di peritonite limitata alla zona pelvica, si introducono tubi-guanti o altri drenaggi attraverso controaperture nelle regioni iliache e si conducono attraverso i canali laterali del peritoneo fino al fondo della pelvi. Per gli ascessi pelvici limitati ed estesi è consigliabile introdurre il drenaggio attraverso una colpotomia posteriore nelle donne e attraverso il retto negli uomini.

L'elemento tubolare di drenaggio, che serve anche per introdurre antisettici nella cavità addominale, come già indicato, deve essere rimosso il 3-4° giorno, mentre il restante guanto di drenaggio viene solo stretto durante questo periodo. Se non si osserva alcun deflusso di liquido, il drenaggio del guanto viene rimosso nei giorni 6-7, ma se le secrezioni continuano a fluire attraverso il drenaggio, viene sostituito con uno nuovo e lasciato nella cavità addominale finché non smette completamente di funzionare. Un paziente con cavità addominale drenata necessita di un attento monitoraggio dinamico, poiché il drenaggio stesso può diventare fonte di ulteriori complicazioni (ostruzione intestinale, piaghe da decubito).

N. N. Kanshin consiglia il drenaggio attivo ferite purulente e cavità. Ha sviluppato due versioni del metodo, basate sull'introduzione di un tubo di drenaggio TMMK a doppio lume in una cavità purulenta o in una ferita purulenta suturata, che viene poi utilizzato per il lavaggio con aspirazione prolungata. A seconda delle dimensioni della cavità purulenta, vengono installati 1, 2, 3 tubi di drenaggio e un design più originale. Un'infusione a goccia (una soluzione antisettica debole, acqua sterilizzata mediante ebollizione) è collegata al microcanale e un apparato di aspirazione è collegato all'ampio canale. Il pus, aspirato attraverso le aperture laterali in un ampio canale, viene mescolato al liquido di lavaggio ed evacuato in un vaso di raccolta. L'aspirazione può essere effettuata utilizzando un vibrocompressore per acquario modernizzato o l'apparato di L.L. Lavrinovich con un livello di vuoto regolabile. Il metodo è efficace nel trattamento di ascessi residui e limitati, inclusi subfrenici, appendicolari e interintestinali. L'autore ha anche proposto un metodo semplificato di aspirazione-lavaggio per il trattamento dei processi suppurativi, effettuato in assenza di tubi a due canali prodotti in fabbrica, utilizzando materiali improvvisati.

Drenaggio in caso di danni Vescia

Per ferite e lesioni della cavità addominale con danni alla vescica o alle parti profonde uretra, in caso di lesioni accidentali alla vescica (ad esempio durante l'erniotomia durante ernia da scivolamento) è necessario drenare lo spazio paravescicale attraverso il foro otturatorio a causa della possibile fuoriuscita di urina (drenaggio Buyalsky). Questo drenaggio, ben noto, non sempre viene utilizzato quando indicato negli ospedali di chirurgia generale, soprattutto quelli di piccole dimensioni. Secondo le indicazioni, tale drenaggio viene effettuato su entrambi i lati e deve essere integrato con una cecostomia.

Non è necessario elencare tutte le situazioni chirurgiche d’urgenza che richiedono il drenaggio della cavità addominale, l’inserimento di tamponi e microirrigatori. Le azioni devono essere regolate dalla conoscenza del loro scopo e della patologia specifica.

Il deflusso attraverso i drenaggi standard in silicone o con guanti a tubo avviene da sezioni in pendenza sotto l'influenza della gravità. Ove possibile e appropriato, deve essere utilizzato il trattamento di aspirazione-lavaggio. cavità purulente utilizzando tubi in silicone a doppio lume prodotti in fabbrica o una tecnica semplificata. Un tampone nella chirurgia addominale viene utilizzato solo in casi estremi ai fini dell'emostasi e per la formazione di aderenze delimitanti. Il microirrigatore viene utilizzato solo per l'inserimento sostanze medicinali. Drenaggi, tamponi e microirrigatori vengono rimossi attraverso controaperture.

L'articolo è stato preparato e curato da: chirurgo

Cosa sono le ghiandole linfatiche?

Ghiandole linfatiche - parte sistema immunitario corpi [che] si allargano o si gonfiano quando il corpo combatte le infezioni. Si trovano in molti punti del corpo, inclusi collo, ascelle e inguine.

Perché vengono rimosse le ghiandole linfatiche?

Rimozione chirurgica delle ghiandole linfatiche area inguinale(linfonodi inguinali), è una parte importante del trattamento di alcuni tipi di cancro, tra cui il melanoma e altri tipi di cancro della pelle, e carcinoma spinocellulare pene, vulva e pelle circostante. A volte possono verificarsi complicazioni dopo la rimozione di questi linfonodi, ad esempio infezione della ferita, lividi (ematoma) o raccolta di liquido linfatico nell'area [della ferita] (sieroma).

Perché vengono inseriti i tubi di drenaggio dopo l'intervento chirurgico?

I chirurghi possono inserire tubi di drenaggio in plastica nelle aree da cui sono stati rimossi i linfonodi. Questi tubi vengono inseriti alla fine dell'intervento, dopo che i linfonodi sono stati rimossi. Lo scopo del posizionamento dei tubi di drenaggio è quello di drenare eventuali liquidi o sangue che potrebbero accumularsi nelle ferite e causare complicazioni. Il drenaggio solitamente rimane in sede fino a quando la quantità di fluido di drenaggio non diminuisce fino a raggiungere una certa quantità nell'arco di 24 ore (di solito inferiore a 30-100 ml), sebbene alcuni chirurghi rimuovano il drenaggio a certo tempo dopo l'intervento chirurgico (questo può variare da 1 giorno a più di una settimana). I pazienti possono rimanere in ospedale finché il drenaggio rimane in sede, sebbene molti chirurghi consentano ai pazienti di lasciare l'ospedale e di monitorare il drenaggio in regime ambulatoriale.

Tuttavia, non è chiaro se il posizionamento del tubo toracico riduca, aumenti o non abbia alcun effetto sulle complicanze dopo questo tipo di intervento chirurgico. Inoltre, non è noto miglior tempo per rimuovere i tubi di drenaggio.

Scopo di questa recensione

Lo scopo di questa revisione è quello di esaminare tutti gli studi clinici randomizzati (RCT) che hanno confrontato ciò che accade nei pazienti che hanno subito drenaggio dopo la rimozione del linfonodo inguinale con i pazienti che non hanno avuto drenaggio. Abbiamo anche cercato studi randomizzati che esaminassero l’effetto della rimozione del drenaggio in tempo diverso. Abbiamo cercato letteratura medica a settembre 2014 per raccogliere tutte le prove disponibili.

Cosa ha scoperto questa recensione?

Non abbiamo trovato studi randomizzati che confrontassero ciò che accade quando il drenaggio viene utilizzato o meno asportazione chirurgica inguinale linfonodo, e quindi non sappiamo ancora se il drenaggio sia utile in questo contesto.

Note di traduzione:

Traduzione: Asma Hallaq. Montaggio: Tatyana Rudolfovna Abakumova e Liliya Evgenievna Ziganshina. Coordinamento del progetto di traduzione in russo: Kazan università federale. Per domande relative a questa traduzione, contattateci a: [e-mail protetta]

Affinché la superficie della ferita si restringa più velocemente, è necessario creare condizioni favorevoli affinché avvenga il processo rigenerativo. Possono essere assicurati dal drenaggio della ferita eseguito in modo adeguato al tipo di lesione. Non sempre viene eseguita, ma solo secondo le indicazioni del chirurgo. Secondo i moderni concetti medici, il processo di drenaggio, a seconda del tipo scelto, dovrebbe pulire la superficie danneggiata coaguli di sangue, eliminando così la possibilità che infezioni e microrganismi patogeni entrino nella ferita.

La manipolazione aiuta a collegare strettamente le superfici separate della ferita, arrestando così il sanguinamento capillare e vascolare e a pulire e disinfettare il danno prima di applicare una benda. Il drenaggio delle ferite è una tecnica terapeutica e profilattica utilizzata in chirurgia per creare un ambiente sfavorevole allo sviluppo infezione infettiva nella ferita mantenendo la rimozione delle secrezioni dall'area danneggiata e monitorando il processo di guarigione.

Il drenaggio viene installato se è necessario garantire il deflusso del trasudato scaricato dalla ferita ambiente esterno. Il drenaggio è necessario se c'è un'infiammazione natura infettiva o condizioni che contribuiscono al fatto che la superficie della ferita può infiammarsi e al suo interno può apparire del pus.

La tecnica viene utilizzata anche quando è necessario rimuovere accumuli localizzati di coaguli di sangue, linfa, secrezioni purulente e biliari da una superficie danneggiata e per controllare il processo di rigenerazione. Inoltre, i chirurghi ricorrono spesso al drenaggio se esiste il rischio di sanguinamento dopo l'intervento.

Tipi

Gli scarichi possono essere rappresentati da strisce di lattice, di gomma, silicone, cloruro di vinile, fluoroplastico e teflon. A volte vengono utilizzati drenaggi realizzati con garze piegate in più strati, ma dal momento che poco tempo funzionanti, vengono utilizzati raramente. Anche il drenaggio della gomma presenta delle carenze. Viene rapidamente delimitato dalla fibrina formata nella ferita, dalle aderenze dell'epidermide e dai tessuti profondi in cui è installato.

Al momento, i chirurghi preferiscono sistemi di drenaggio complessi, rappresentati da tipi multi-lume, a cuffia, a garza di gomma, a forma di T e a ventaglio. Requisiti generali i requisiti per il drenaggio sono morbidezza, levigatezza, resistenza e trasparenza del materiale. Inoltre, tutti i drenaggi devono essere radiopachi.

Tipi

Il drenaggio può essere passivo, fluente e attivo.

Passivo

Attualmente il drenaggio passivo viene effettuato utilizzando sistemi tubolari perforati in cloruro di polivinile o tubi sottili riempiti di garza. Gli scarichi sono posizionati in modo tale da drenare la componente liquida dall'alto verso il basso. Taco Il meccanismo d'azione è fornito dalla forza di gravità che preme su di essi.

Attivo

Quando si esegue il drenaggio attivo del tessuto sigillato e del danno epidermico, viene utilizzata l'aspirazione basata sul vuoto, fornito da un'aspirazione speciale. Questa tecnica consente di rimuovere la carne morta, ridurre al minimo l'unione dei bordi della ferita e ridurre la probabilità che la microflora patogena entri nella cavità dall'esterno.

Il drenaggio è installato in modo tale da rimuovere il liquido separato dal basso verso l'alto, contro l'influenza della gravità su di esso. È necessario tenere conto del fatto che questo drenaggio non viene utilizzato per rimuovere gli ematomi in crescita.

Flussaggio

Il drenaggio del tipo flusso-filo viene effettuato mediante lavaggio ad aspirazione con l'installazione di sistemi di drenaggio controforati. In uno di essi viene iniettata la medicina e attraverso il secondo il trasudato viene rimosso dal tessuto danneggiato.

Il farmaco può essere somministrato nel drenaggio in un flusso, a goccia, in modo frazionato o continuo. Il deflusso viene effettuato secondo il metodo attivo o passivo. Con l'aiuto di tale drenaggio, i microrganismi patogeni non entrano nella ferita, il trasudato viene completamente rimosso da essa, creando così condizioni favorevoli per la guarigione e condizioni sfavorevoli per i batteri.

Le ferite postoperatorie vengono drenate a causa alto rischio sviluppo di processi infiammatori di eziologia purulenta. Questa situazione è dovuta al fatto che si verifica una contaminazione nella ferita durante l'intervento chirurgico, rappresentata da tessuto sottocutaneo e l'impossibilità di rimuovere completamente il tessuto morto.

Il drenaggio deve essere installato introducendo sistemi controperforati nella cavità attraverso i fori lasciati dalla dialisi dopo l'intervento. Il drenaggio viene spesso prescritto in caso di rimozione di formazioni oncologiche nella ghiandola mammaria, ernie locali di tipo ventrale, amputazione della parte inferiore e arti superiori e pulizia chirurgica di un fuoco purulento nei tessuti molli.

Dopo l'apertura del fuoco purulento, il medico installa il drenaggio passivo, che in questi casi viene sempre eseguito. È in fase di studio la tecnica di installazione degli scarichi infermieri di sala operatoria nello spogliatoio o nella sala operatoria quando si lavora con pazienti con vari tipi di ferite.

Complicazioni

Le complicazioni dopo l'installazione del drenaggio possono essere rappresentate da ostruzione, perdita del dispositivo di drenaggio, mancata sigillatura della cavità della ferita, compressione dei tessuti e loro danno, penetrazione di microrganismi patogeni nella cavità attraverso i tubi di drenaggio.

Principi di messa in scena

Vengono presentati i principi di base dell'installazione del drenaggio:

  • Installazione di sistemi di drenaggio nella zona inclinata della cavità della ferita.
  • Fissaggio del dispositivo di drenaggio.
  • Creando le condizioni tali che il drenaggio non entri in contatto con importanti strutture anatomiche rappresentate dalle terminazioni nervose, rete vascolare e apparato tendineo.
  • Ridurre al minimo le complicazioni dopo la procedura.
  • Prevenire la depressurizzazione della cavità della ferita e la compressione dei tessuti con il loro danno.
  • Ridurre al minimo la penetrazione di microrganismi patogeni nella cavità attraverso i tubi di drenaggio.

Peculiarità

Ferite, soprattutto quelle eziologia purulenta, necessitano di una terapia adeguata. Affinché la cavità guarisca più velocemente e il pus scompaia completamente, è necessario installare il drenaggio.

Il drenaggio è diviso in tipi. Se il paziente è in posizione supina, il sistema di drenaggio viene installato nel punto più basso in modo che il contenuto della cavità fuoriesca in modo indipendente sotto la forza di gravità.

Può essere utilizzato anche il drenaggio passivo. Assorbirà il contenuto liquido della ferita. Ma poiché è debolmente efficace, viene utilizzato raramente.

Con l'aiuto del drenaggio attivo, la ferita può essere trattata con farmaci antisettici e antinfiammatori e il contenuto purulento può essere rimosso meccanicamente.

Il drenaggio può essere realizzato in plastica, vetro, gomma e garza. Il dispositivo molto spesso ha dimensioni e diametri diversi, selezionati in base alla profondità, larghezza e tipo di ferita.

Affinché il drenaggio sia efficace, deve essere selezionato individualmente per ciascuno superficie della ferita. Inoltre deve essere posizionato correttamente e i materiali per la sua creazione devono essere selezionati in modo che corrispondano alla sensibilità della microflora.

Il drenaggio delle cavità viene effettuato durante il processo infiammatorio. Una volta che la cavità è pulita e inizia a guarire, il drenaggio deve essere rimosso. Vale anche la pena rimuovere il dispositivo quando attorno ad esso inizia un processo infiammatorio.

Quando si installa il drenaggio, è necessario osservare tutte le misure asettiche, poiché attraverso tubi o fori di drenaggio non solo può fuoriuscire il trasudato, ma anche microrganismi patogeni possono entrare nella cavità della ferita.

La mancata installazione del drenaggio porterà all'accumulo di trasudato nella cavità. Il processo di guarigione della ferita dipende sempre da molti fattori e, in assenza di un dispositivo di drenaggio, può portare ad un processo infiammatorio purulento.

Se inizia o si forma un ematoma nella ferita, la cicatrice impiegherà molto più tempo a formarsi e la guarigione sarà più difficile. È per questo motivo che se ci sono indicazioni per il drenaggio, non dovresti rifiutarlo. Non mettere a rischio la tua salute e segui sempre le prescrizioni del tuo medico.

Parto

27.09.2018

Drenaggio delle ferite dopo intervento chirurgico addominale o è necessaria la laparoscopia. È grazie a lui che è possibile rimuovere il contenuto di ferite, ulcere e residui di sangue postoperatorio dalla cavità addominale. Il drenaggio completo della cavità addominale durante la laparoscopia consente un deflusso sufficiente dell'essudato, crea condizioni eccellenti per il rapido rigetto dei tessuti morti e aiuta le ferite a guarire più velocemente.

Potrebbero essere presenti 1 o più drenaggi nell'incisione se è stata eseguita una procedura aperta. I drenaggi verranno rimossi entro un giorno circa. Potresti essere dimesso con il drenaggio ancora inserito e coperto con una benda. Seguire le istruzioni del fornitore per occuparsene.

Ti verrà chiesto di alzarti dal letto poche ore dopo la procedura laparoscopica o il giorno dopo la procedura a cielo aperto. A seconda della situazione, potrebbero esserti somministrati liquidi da bere poche ore dopo l'intervento. Piano piano sarai in grado di mangiare cibi più solidi nella misura tollerata.

Quali tipi di drenaggio esistono?

La scelta corretta del drenaggio garantisce un buon drenaggio non solo della cavità addominale, ma anche di altre parti del corpo. La scelta viene effettuata tenendo conto:

  • metodo di drenaggio;
  • posizione del drenaggio nella ferita;
  • uso del necessario farmaci antibatterici per lavare la ferita;
  • corretta manutenzione del sistema di drenaggio.

Il drenaggio viene effettuato utilizzando:

Verranno presi accordi per una visita di follow-up con il vostro fornitore. Di solito avviene 2 o 3 settimane dopo l'intervento chirurgico. Quando sei a casa, è importante mantenere l'incisione pulita e asciutta. Il tuo fornitore ti fornirà istruzioni specifiche per il bagno. Se vengono utilizzati punti di sutura o graffette chirurgiche, verranno rimossi durante una successiva visita ambulatoriale. Se si utilizzano strisce adesive, queste dovrebbero essere asciutte e di solito cadranno entro pochi giorni.

L'incisione e i muscoli addominali possono essere doloranti, soprattutto dopo lunghi periodi in piedi. Se hai subito un intervento laparoscopico, potresti sentire dolore a causa del gas di anidride carbonica nell'addome. Questo dolore può durare diversi giorni. Dovrebbe sentirsi un po' meglio ogni giorno.

  • tubi in gomma, plastica o vetro;
  • guanti di gomma;
  • strisce di plastica appositamente realizzate per questi scopi;
  • tamponi di garza inseriti in una ferita o in una cavità drenata;
  • cateteri;
  • sonde morbide.

L'introduzione di drenaggi in gomma e plastica è spesso abbinata all'utilizzo di tamponi di garza. Molto diffusi sono anche gli scarichi per sigari, che consistono in un tampone di garza inserito nel dito di un guanto di gomma con l'estremità tagliata. In modo che nulla interferisca con il drenaggio del pus e il deflusso sia buono, vengono praticati dei fori nella membrana. Il drenaggio mediante tamponi di garza si basa sulle proprietà igroscopiche della garza.

Prendi l'antidolorifico consigliato dal tuo fornitore. L’aspirina o altri farmaci antidolorifici possono aumentare il rischio di sanguinamento. Assicurati di assumere solo i farmaci approvati dal tuo medico. Camminare e fare movimenti limitati di solito vanno bene. Ma dovresti evitare lavori faticosi. Il tuo fornitore ti dirà quando potrai tornare al lavoro e riprendere le normali attività.

Chiama il tuo fornitore se riscontri uno dei seguenti problemi. Dolore al petto.

  • Rossore, gonfiore, sanguinamento o altro drenaggio dal sito dell'incisione.
  • Più dolore attorno al sito dell'incisione.
  • Ingiallimento della pelle o del bianco degli occhi.
  • Dolore addominale o addominale, crampi o gonfiore.
  • Nessun movimento intestinale o gas per 3 giorni.
Prima di accettare un test o una procedura, assicurati di saperlo.

Furono utilizzati per la prima volta per il drenaggio nel XVIII secolo; a quei tempi questo metodo si basava sull'inserimento nella ferita di un pezzo di garza di forma quadrata, cucito al centro con un filo di seta naturale. La garza veniva stesa bene in modo da coprire il fondo della ferita, quindi la cavità veniva riempita con tamponi, precedentemente imbevuti di una soluzione di cloruro di sodio. I tamponi venivano cambiati di tanto in tanto, ma la garza non veniva toccata, proteggendo così i tessuti dai danni. Se era necessario rimuovere la garza, veniva tirata su con un filo di seta. Tuttavia, l'effetto di un tale tampone è di breve durata, deve essere cambiato ogni 6 ore.

Come viene eseguito il drenaggio Jackson-Pratt?

  • Nome del test o della procedura Il motivo per cui si esegue il test o la procedura.
  • Rischi e benefici del test o della procedura.
  • Quando e dove dovresti sottoporti al test o alla procedura e chi lo farà.
  • Quando e come otterrai risultati.
  • Come dovrai pagare per il test o la procedura.
Molte diverse procedure chirurgiche richiedono un’incisione. Il medico di solito usa un bisturi per tagliare la pelle e il tessuto connettivo. È sicuro di essere delicato sull'incisione e sui nervi. Pertanto, evita complicazioni come sanguinamento o.

Quale drenaggio scegliere?

Durante la laparoscopia è necessario utilizzare anche il drenaggio, soprattutto in caso di peritonite, per rimuovere completamente tutto il pus dalla cavità addominale. Quindi, che tipo di drenaggio dovresti scegliere?

  1. I laureati in gomma non hanno effetto aspirante.
  2. I singoli dispositivi di gomma spesso si intasano di pus e si ricoprono di muco, quindi inizia un processo infiammatorio nel luogo in cui sono installati.

In altri casi i drenaggi descritti danno buoni risultati.

In linea di principio, la zona interessata del corpo deve essere ben disinfettata prima dell’incisione, in modo da non penetrare nella “ferita artificiale”. In alcuni casi, dopo aver effettuato l'incisione, il medico può richiudere l'incisione e coprirla con una medicazione. Spesso, tuttavia, ha senso lasciare che la ferita guarisca apertamente. Medicazioni speciali o inserti per ferite assicurano quindi che il liquido della ferita possa defluire.

Ascesso diviso - esempio di incisione

Il medico pratica un'incisione se, ad esempio, vuole aprire un tumore pieno di liquido. Se il gonfiore è una capsula piena di pus, i medici usano anche il termine "fissione ascessuale" per l'incisione. Il medico usa un bisturi per tagliare strati e tessuti per aprire l'ascesso. Per rendere l'incisione il più indolore possibile, il medico può prima intorpidire la pelle con uno spray di ghiaccio nell'area appropriata.

I dispositivi tubolari sono considerati i migliori materiali per l'installazione del drenaggio durante il trattamento di una ferita purulenta. Il drenaggio durante la chirurgia addominale o la laparoscopia della cavità addominale viene eseguito meglio utilizzando tubi in silicone. Hanno molte proprietà positive e consentono di aumentare la durata della permanenza del drenaggio nella ferita. Tali dispositivi possono essere sottoposti più volte a trattamenti speciali, che ne garantiscono la riutilizzabilità.

Il taglio delle cavità piene di liquido, in particolare delle capsule di pus, favorisce il loro processo di guarigione. Anche dopo che il taglio è già migliorato, anche quelli già esistenti. La pressione sul tessuto circostante diminuisce e il pus drenante esce cellule morte corpi. Recidere l’ascesso impedisce all’area dell’infiammazione di diffondersi ulteriormente, attaccando i tessuti adiacenti e provocando effetti forti e irritanti.

Dopo che il medico ha aperto e drenato l'ascesso con un'incisione, inserisce strisce di tessuto nella ferita. Nella maggior parte dei casi vengono utilizzate medicazioni che ostruiscono le ossa. Il tamponamento impedisce alla ferita di chiudersi rapidamente e quindi trattiene il fluido e si reincapsula. I medici o gli infermieri dovrebbero cambiare il tamponamento fino a quando non viene eliminato più liquido e l’infiammazione si attenua. Anche cure di supporto.

Recentemente, sempre più chirurghi preferiscono i trequarti: si tratta di tubi diritti e curvi con un diametro di 10 cm e una lunghezza non superiore a 15 cm, utilizzati per la chirurgia delicata - laparoscopia. La scelta del tubo dipende direttamente dallo scopo dell'intervento e dalla distanza dal punto di foratura all'area di influenza. Per rimuovere l'essudato dalla cavità addominale, è necessario selezionare tubi con un diametro compreso tra 5 e 8 cm e, per migliorare ulteriormente il drenaggio, vengono praticate delle perforazioni.

Una parte importante del lavoro odontoiatrico è l’esecuzione di interventi chirurgici di piccola e media entità. La maggior parte di questi interventi può essere eseguita in anestesia locale e in regime ambulatoriale. Di seguito vorremmo presentarne alcuni che vengono eseguiti regolarmente nella nostra pratica. Di norma, si può presumere che non ci siano complicazioni. Ma tutte le procedure chirurgiche comportano rischi generali. I rischi particolari vengono descritti separatamente. In generale, dopo l’intervento chirurgico si possono verificare dolore e gonfiore, forse anche un’apertura limitata della bocca e difficoltà a deglutire.

Requisiti generali per il drenaggio

I requisiti per il drenaggio nel peritoneo durante la peritonite sono stabiliti secondo le regole dell'asepsi. L'indicazione per sostituire o rimuovere il drenaggio dalla cavità addominale è la formazione di un'infiammazione attorno ad essa. A volte possono verificarsi cambiamenti simili quando il tubo viene rimosso dalla ferita.

Per prevenire l'infezione nella ferita, lo strumento può essere sostituito con uno sterile, ma è necessario cambiare anche i vasi destinati alla raccolta dell'essudato. Poiché lo scopo principale dell'installazione di un drenaggio nel peritoneo è quello di drenare i detriti durante il periodo di guarigione, la perdita di drenaggio dalla ferita dopo la laparoscopia è considerata un problema serio che può ridurre al minimo tutti gli sforzi del medico. Per evitare ciò, il drenaggio è ben fissato con una sutura o un nastro adesivo.

Si è esibito Richard Hindricks. Rimozione dei denti del giudizio. I denti del giudizio spesso hanno troppo poco spazio. Ciò porta a infezioni ricorrenti, a volte cisti e problemi ortodontici. Ecco perché è necessario rimuoverli molto spesso. Denti dell'arcata superiore la saggezza di solito viene rimossa bene, è più difficile denti inferiori saggezza. Dopo aver aperto la gengiva sopra il dente, l'osso circostante viene rimosso, il dente viene spezzato, se necessario, e quindi rimosso dalla scatola dei denti. La cura della ferita con una sutura ed eventualmente l'inserimento di un drenaggio completa la procedura.

Degenza ospedaliera media

L’infiammazione alle punte delle radici dei denti morti o otturati si verifica con relativa frequenza. Quindi spesso l’unica scelta è tra rimuovere il dente o semplicemente eliminare la punta della radice in modo che il dente possa essere recuperato. Una piccola incisione consente l’accesso e quindi viene rimosso l’osso che copre l’apice della radice. L'apice della radice e il tessuto infiammatorio circostante vengono rimossi e, se necessario, viene posizionato un impacco radicale. Successivamente avviene la cura finale della ferita. In linea di principio un simile intervento è possibile su tutti i denti.


Quando si installa il tubo, è necessario assicurarsi che non sia piegato o schiacciato, non solo all'esterno, ma anche all'interno della cavità addominale. Il trequarti deve essere posizionato in modo che il paziente possa muoversi e osservare facilmente riposo a letto senza toccare lo scarico o estrarlo accidentalmente. È inoltre necessario garantire che il drenaggio non diventi un fattore che porta allo sviluppo dell'infezione.

I denti del giudizio e i molari sono molto indietro, tuttavia l'indicatore deve essere considerato con molta attenzione, poiché la prognosi non è buona come per gli altri denti. Rischi particolari: danni ai denti adiacenti. Asportazione chirurgica denti. A volte i denti non possono essere estratti facilmente o sono disallineati nella mascella, quindi devono essere rimossi chirurgicamente. Per colpa di grande quantità possibili ragioni e vari movimenti, per il momento può essere considerato solo nel suo insieme. Le procedure sono simili alla rimozione dei denti del giudizio.

Le gengive vengono aperte, parte dell'osso circostante viene rimosso e quindi il dente viene rimosso. Infine, di solito è presente una cucitura. Rischi particolari: possono essere danneggiati anche i nervi, l'antro può essere esposto o danneggiato denti adiacenti. Se incisivi centrali non sono ben allineati fianco a fianco nella mascella superiore, ma uno spazio vuoto tra di loro spesso fa sì che il frenulo venga tirato tra di loro. Ma le misure ortodontiche non bastano. In questo caso il nastro dovrà essere separato e parzialmente rimosso. La procedura viene solitamente eseguita dopo circa 8 o 10 anni e dura circa 10 minuti.

Come viene installato il drenaggio durante la laparoscopia?

La procedura di installazione del drenaggio è molto semplice. Dopo che il sito di inserimento del drenaggio è stato trattato con una soluzione antisettica, il chirurgo pratica una piccola incisione nella pelle e vi inserisce una pinza: questo è ciò che consente di inserire facilmente il tubo di drenaggio. Dopo l'installazione, l'incisione viene suturata e il drenaggio viene fissato con le estremità dei fili in modo che non possa fuoriuscire. Nei casi in cui il tubo non è più necessario, la sua estremità viene bloccata per impedire l'ingresso di infezioni nella cavità addominale, quindi il drenaggio viene rimosso. Il successo di quest'ultimo dipende dalla presenza di pressione nel peritoneo; altrimenti il ​​liquido non potrà risalire e fuoriuscire. È inoltre necessario monitorare i cambiamenti nei flussi sierosi. Per potenziare l'efficacia di questi due fattori e garantire il massimo successo del drenaggio, si consiglia al paziente di assumere la posizione a ciò necessaria: la posizione semiseduta.

Nella maggior parte dei casi, ciò difficilmente peggiora le condizioni dei bambini, ma labbro superiore si gonfia solo leggermente. Nel nostro studio eseguiamo una vasta gamma di interventi di chirurgia orale in anestesia locale: miglioramento chirurgico di protesi dentarie, chirurgia gengivale, rimozione di strisce mucose, cicatrici, cisti salivari o tumori benigni, innesti ossei, rialzo del seno, chirurgia ossea rigenerazione, tra gli altri.

Quale drenaggio scegliere?

Comportamento dopo interventi chirurgici. Si prega di dare un'occhiata al volantino. Questi farmaci sono parzialmente prescritti. Devi rinfrescarti possibile gonfiore. Puoi anche mangiare il gelato. Non mangiare troppo forte o molto cibo caldo nei primi giorni. Non dovresti mangiare nulla mentre l'anestesia sta funzionando. Evitare di mangiare nella ferita. Evitare sforzi fisici intensi. Se ottieni un bastoncino da pungiglione, mordilo continuamente per circa 1-2 ore. Se sanguina un po', crea un nuovo tampone o un fazzoletto pulito dal bianco alla ferita e morditi.

La posizione del fluido può variare in ogni singolo caso, quindi il medico deve scegliere l'area più adatta per il drenaggio. Molto spesso, i tubi vengono posizionati sulla parete anteriore dello stomaco o sulla parete inferiore del diaframma.

Con la peritonite, non è possibile fare a meno del drenaggio, poiché tutto il pus rimanente deve essere rimosso dalla cavità addominale. Il deflusso dei contenuti in una tale patologia può essere ottenuto solo attraverso laparotomia, servizi igienico-sanitari e decompressione intestino tenue. L'intera procedura si svolge in più fasi.

Ragioni per eseguire un drenaggio Jackson-Pratt

Per favore, non masticare il tampone. Evitare qualsiasi manipolazione della ferita. Lavati i denti proteggendo l'area della ferita. può rivolgersi al medico, ai servizi di emergenza in caso di dolore eccessivo, sanguinamento o incidenti inspiegabili, anche se il disagio aumenta nuovamente dopo un primo miglioramento dopo pochi giorni, e scioccante, soprattutto dopo l'intervento chirurgico mascella inferiore, dura di più, per molte ore o anche fino al giorno successivo.

Assicurati di salvare gli appuntamenti per il follow-up. L'intervento chirurgico viene eseguito per rimuovere una vescicola che si è infettata, infiammata o bloccata dai calcoli biliari. L’intervento chirurgico alla cistifellea viene eseguito in anestesia generale. Questo può essere fatto attraverso un'incisione addominale o attraverso diverse piccole incisioni e l'uso di uno strumento speciale.

  1. La laparotomia fornisce l'accesso al peritoneo.
  2. La fonte del problema viene fermata ed eliminata.
  3. Viene eseguito un intervento chirurgico minimo; Gli interventi importanti vengono rinviati a una data più favorevole per il paziente. Un'accurata peritonizzazione viene effettuata in tutte le aree del peritoneo dove non è presente copertura addominale.
  4. Successivamente vengono eseguiti i servizi igienico-sanitari e l'installazione del drenaggio. È severamente vietato rimuovere depositi di pus e fibrina con tamponi di garza. La composizione del liquido di lavaggio non ha importanza, ma la sua temperatura dovrebbe oscillare tra 4 e 6 gradi.
  5. Viene eseguita la decompressione intestinale. Durante il trattamento forma diffusa non viene creata una stomia, ma viene effettuato il drenaggio ano. Se alla decompressione si aggiunge il lavaggio intestinale, il ripristino della funzionalità risulta accelerato tratto gastrointestinale, inoltre, ciò non consente alle tossine e ai microbi di entrare nella cavità.

Il drenaggio per la peritonite diffusa locale del peritoneo viene effettuato utilizzando tubi di cloruro di vinile. Una volta raggiunta la lesione, i tubi vengono rimossi e la ferita laparotomica viene suturata.

Se la cistifellea è gravemente infiammata, infetta o di grandi dimensioni calcoli biliari, e la sua estrazione sembra difficile, si consiglia un approccio addominale. In questo caso viene praticata una piccola incisione sul lato destro dell'addome sotto il bordo delle costole. Il fegato si muove per esporre la cistifellea. Le vene e i dotti biliari devono essere tagliati e la cistifellea rimossa. Generale Dotto biliare a cui trasporta la bile tratto digerente dal fegato, per verificare eventuali ostruzioni o calcoli.

Dopo aver chiuso il vialetto, il tubo di drenaggio rimane in sede per diversi giorni, quindi gli essudati possono lasciare infiammazioni o infezioni. Se il processo non è avanzato e l'intervento può essere pianificato, può essere eseguito per via laparoscopica. In questo caso viene utilizzato un dispositivo chiamato laparoscopio, che viene inserito nell'addome vicino all'ombelico.

Come si può vedere da quanto sopra, non è possibile fare a meno del drenaggio, soprattutto con la peritonite: solo con il suo aiuto è possibile rimuovere tutti i resti inosservati dal medico dopo l'intervento chirurgico, anche se è stato delicato, come durante la laparoscopia. La scelta del drenaggio e la sua cura dovrebbero essere effettuate da un medico. In nessun caso dovresti lavarlo o cambiarlo da solo: questo può causare infiammazioni e infezioni.

Cos'è il drenaggio? Troverai la risposta a questa domanda nei materiali di questo articolo. Inoltre, ti diremo come viene eseguito questo metodo nella pratica medica e perché è necessario.

informazioni generali

Il drenaggio in medicina lo è metodo di guarigione, che consiste nel far emergere il contenuto delle ferite, organi cavi, ulcere e cavità corporee patologiche o naturali.

Il drenaggio completo e corretto può garantire un deflusso sufficiente di essudato e creare migliori condizioni per il rigetto più rapido dei tessuti morti con il passaggio del processo di guarigione alla fase rigenerativa.

Il drenaggio in medicina non ha praticamente controindicazioni. A proposito, questo metodo ha un altro innegabile vantaggio nel processo di terapia antibatterica o chirurgica purulenta, che è la possibilità di controllare miratamente l'infezione della ferita.

Condizioni per un drenaggio efficace

Per produrre un drenaggio efficace (in medicina), gli specialisti ne determinano la natura, scelgono il metodo di drenaggio ottimale per ciascun caso, nonché l'uso di farmaci per il lavaggio delle cavità (in base alla microflora). Un ruolo importante in questa pratica è svolto dalla corretta manutenzione del sistema di drenaggio e dal rispetto delle norme asettiche.


Con cosa è fatto?

Il drenaggio in medicina viene effettuato utilizzando tubi di vetro, gomma o plastica di vari diametri e dimensioni. Inoltre, a volte sono necessari guanti graduati, strisce di plastica appositamente realizzate, tamponi di garza, nonché cateteri e sonde morbide che vengono inserite nella cavità o nella ferita drenata.

Come viene prodotto?

Sai già cos'è il drenaggio. Non tutti però sanno come si svolge questa procedura. È bene precisare che le modalità per effettuarla sono sempre diverse e dipendono dal tipo di ferite formatesi e dal dispositivo utilizzato. Pertanto, per il trattamento di ferite profonde e di grandi dimensioni, viene utilizzato il drenaggio con tamponi di garza. Per fare questo, nella cavità purulenta viene inserito un pezzo quadrato di garza, che viene cucito al centro con filo di seta. Viene accuratamente raddrizzato e quindi tutte le pareti e il fondo della ferita vengono coperti. Successivamente, la cavità viene tamponata in modo lasco utilizzando tamponi di garza precedentemente imbevuti di cloruro di sodio. Si consiglia di cambiarli ogni 4-6 ore per prevenire danni ai tessuti. Infine, la garza va rimossa dalla ferita tirandola per il filo di seta.

Altri metodi di drenaggio

Va notato in particolare che i tamponi di garza e i graduati di gomma vengono utilizzati abbastanza raramente per il trattamento delle cavità purulente. Ad esempio, quest'ultimo dispositivo non ha alcuna proprietà di aspirazione. Si intasa di detriti e pus, coperto di muco, causando così processi infiammatori nei tessuti circostanti.

Pertanto, per drenare adeguatamente le ferite purulente, gli specialisti hanno iniziato a utilizzare speciali dispositivi tubolari. Possono essere singoli o multipli, doppi, complessi, ecc.


Il drenaggio dopo le ferite prevede l'uso di tubi in silicone. In termini di proprietà elastiche, trasparenza e durezza, occupano una posizione intermedia tra i dispositivi in ​​cloruro di polivinile e in lattice. Inoltre, sono significativamente superiori a loro nell'inerzia biologica. Questo fatto permette di aumentare il tempo di permanenza del drenaggio all'interno ferite postoperatorie. Va inoltre notato che possono essere sottoposti a ripetuti trattamenti sterili utilizzando aria calda e autoclavaggio.

Requisiti di drenaggio

Questo processo deve essere effettuato nel rispetto di tutte le regole prescritte, vale a dire.

Un gran numero di interventi si concludono con l'introduzione di drenaggi, il cui scopo è facilitare l'evacuazione dei contenuti patologici dalla cavità residua dopo l'intervento. Più spesso si tratta di pazienti con malattie purulente, sanguinamento parenchimale, rotture di organi cavi, processi purulenti nella cavità addominale (peritonite, appendicite distruttiva, colecistite, pancreatite). Non solo le cavità pleurica e addominale sono soggette a drenaggio. In caso di ampio distacco di tessuto, in presenza di un'ampia cavità nella sede della ferita in qualsiasi zona del corpo, possono essere utilizzate varie opzioni di drenaggio.

Tutto i drenaggi si dividono in passivi e attivi. I drenaggi passivi comprendono: una striscia di gomma per guanti, una striscia di garza, tubi di vari materiali (gomma, cloruro di polivinile, plastica), “sigaro” (una striscia di garza avvolta esternamente con gomma per guanti), tubolari, sub- tubolare. Il deflusso del contenuto da qualsiasi cavità avviene a causa della capillarità e dell'igroscopicità delle garze quando si utilizzano garze e drenaggi “a sigaretta”, a causa dell'evaporazione attraverso la benda. Attraverso i tubi e la striscia di gomma, il deflusso del liquido avviene passivamente a causa della posizione più bassa del drenaggio rispetto alla cavità, e anche secondo le leggi della fisica - con l'aumento della pressione nell'area di accumulo del liquido.

Per i drenaggi attivi vengono utilizzati tubi, sulla cui estremità esterna è compresso bulbo di gomma, una fisarmonica di plastica, oppure l'estremità del tubo è collegata ad un'aspirazione elettrica o a getto d'acqua. Il principio di funzionamento è che viene creato un vuoto, grazie al quale il contenuto fuoriesce dalla cavità.

Gli scarichi richiedono una cura meticolosa. È necessario assicurarsi che il tubo di drenaggio non cada, soprattutto durante il trasferimento del paziente dal tavolo operatorio alla barella, dalla barella al letto e anche durante il cambio della biancheria da letto. Il drenaggio perduto può avere gravi conseguenze. Quindi, se nei primi giorni del periodo postoperatorio un tubo di drenaggio cade dai dotti biliari, ciò è sempre pericoloso perché la bile può fuoriuscire nella cavità addominale libera. In questa situazione il drenaggio può essere ripristinato solo con un intervento ripetuto. Il paziente, a sua volta, deve essere informato della presenza di un tubo di drenaggio in modo che non possa sfilarlo accidentalmente. Allo stesso scopo, al termine dell'intervento, il tubo viene fissato alla pelle con appositi punti di sutura. Lavorare con un tubo di drenaggio inserito nella cavità pleurica dopo interventi chirurgici sugli organi del torace determina in gran parte l'esito del trattamento.

La tecnica di drenaggio è variabile. Pertanto, se durante l'operazione l'estremità esterna del tubo viene legata con una legatura in nylon, il drenaggio è considerato chiuso. Tuttavia, in reparto, viene periodicamente utilizzato un tubo più volte al giorno per pompare aria e liquidi dalla cavità pleurica.

Metodo per pompare aria e liquidi dalla cavità pleurica. Il tubo viene bloccato con una pinza, la legatura viene sciolta, una siringa Janet sterile è collegata alla sua estremità esterna, la pinza viene aperta, il pistone della siringa viene tirato verso se stesso, aspirando aria e fluido dalla cavità pleurica. Mentre c'è secrezione dalla cavità pleurica, la procedura viene ripetuta più volte. È importante che durante questa procedura non entri aria nella cavità pleurica. Quindi l'estremità esterna del tubo viene legata con una legatura e il morsetto viene rimosso.

Un'altra opzione è possibile: Drenaggio di Bülau. Dopo l'intervento chirurgico, l'estremità esterna del tubo di drenaggio viene lasciata aperta. Per impedire all'aria di entrare nella cavità pleurica attraverso il drenaggio, viene formata una valvola unidirezionale attraverso la quale l'aria e il liquido vengono rimossi dalla cavità pleurica. Design della valvola: un dito viene tagliato da un guanto di gomma con le forbici, viene messo sull'estremità esterna del tubo e fissato saldamente ad esso con un filo, la punta del dito viene tagliata. Il dito con l'estremità esterna del tubo viene abbassato in un barattolo di soluzione di furatsilina ad una profondità di 2-3 cm È di fondamentale importanza che il dito del guanto sia sempre in posizione sommersa. Il barattolo in cui viene rilasciato il contenuto della cavità pleurica è fissato al letto sotto il livello del paziente.

Per aspirazione attiva contenuto dalla cavità pleurica, è ampiamente utilizzata una pompa a getto d'acqua. Ad esso è collegato un tubo di drenaggio. Nel dispositivo, il grado di pressione negativa viene regolato utilizzando un manometro. Il rubinetto dell'acqua al quale è collegata la pompa a getto d'acqua deve essere tenuto sempre aperto. Con qualsiasi metodo di drenaggio, il personale medico monitora lo scarico attraverso il tubo di drenaggio. Misura la quantità e la natura del liquido evacuato in un certo periodo di tempo. Se attraverso il drenaggio viene rilasciata una grande quantità di sangue in un breve periodo di tempo, la sorella minore dovrebbe chiamare immediatamente un medico.

Dopo l'intervento chirurgico sugli organi addominali (asportazione della cistifellea, della milza, intervento al fegato, ecc.), di norma si ricorre al drenaggio della cavità addominale con vari drenaggi. Le caratteristiche della cura del drenaggio sono determinate dal loro scopo e dalla natura del materiale con cui è realizzato. A causa del costante deflusso di fluido attraverso drenaggi in garze e guanti-garzeÈ presente un'eccessiva bagnatura della benda nella zona di drenaggio, nella biancheria intima e nella biancheria da letto. In una situazione del genere, in nessun caso è necessario posizionare tela cerata o cellophane sopra la benda: ciò ostacolerà immediatamente l'evaporazione del liquido attraverso la benda e interromperà il deflusso del contenuto dalla cavità addominale. Per evitare di bagnarsi di sangue, essudato del letto e della biancheria intima, utilizzare tamponi di garza di cotone (uno strato di cotone idrofilo ricoperto sopra e sotto con tovaglioli di garza cuciti con filo lungo tutto il bordo). È noto che il batuffolo di cotone assorbe bene i liquidi in quantità notevolmente superiori al suo volume. Man mano che si bagnano, i tamponi di garza di cotone vengono sostituiti.

Per evitare che i drenaggi di garza-guanto diventino un tappo nella ferita, vengono inseriti senza stringere e nel 4°-5° giorno del periodo postoperatorio vengono leggermente stretti dal medico durante la medicazione. È necessario cambiare più spesso le medicazioni attorno allo scarico per evitare irritazioni e infiammazioni della pelle. Gli svantaggi di questi drenaggi includono: l'incapacità di determinare la quantità di liquido che scorre dalla cavità addominale, la sua lunga permanenza nella cavità addominale (7-8 giorni), la necessità cambiamenti frequenti medicazioni, soprattutto nei primi giorni dopo l'intervento, che richiedono un grande consumo di garze.

Se utilizzato come drenaggio strisce di guanti in gomma, quindi il deflusso del fluido dalla cavità addominale avviene passivamente. È importante che questo drenaggio non cada durante la vestizione. La benda attorno allo scarico viene sostituita quando si bagna.

Spesso utilizzato per il drenaggio di varie parti della cavità addominale. tubi da vari materiali. Se il drenaggio è passivo, l'estremità esterna del tubo viene abbassata in un barattolo con una soluzione di furatsilina. Quando si prende cura di un tale drenaggio, l'infermiera tiene conto della quantità di fluido che scorre attraverso il tubo ogni giorno, versandolo periodicamente dal barattolo.

La caratteristica principale della cura del drenaggio sottovuoto e del drenaggio attivo è che, quando il bulbo si riempie di aria o liquido, è necessario bloccare il tubo con una fascetta, scollegare il bulbo, rimuovere il contenuto da esso, misurarne la quantità, quindi comprimere il bulbo e collegarlo ermeticamente all'estremità esterna del tubo di drenaggio, sfilare dallo stesso la fascetta. Durante le medicazioni, la pelle attorno al tubo viene trattata con alcol, una soluzione alcolica di clorexidina.

Benefici del drenaggio attivo prima che guanti e garze siano evidenti: si crea un deflusso attivo di fluido dalla cavità addominale, il tempo di permanenza del tubo nella cavità addominale è ridotto (4-5 giorni), è possibile tenere conto con precisione della quantità di fluido evacuato e risparmiare significativamente il materiale di medicazione.

Quando si drena esternamente il dotto biliare comune, è necessario monitorare rigorosamente la quantità di bile che scorre al giorno. Dalla quantità di bile che scorre al giorno, si può giudicare quanta bile passa nel tratto gastrointestinale. I tubi di drenaggio, secondo alcune indicazioni, possono essere utilizzati anche per introdurre farmaci nella cavità addominale e per lavarla con varie soluzioni (dialisi peritoneale).

Svantaggi del drenaggio. Sono un corpo estraneo nella cavità addominale, stimolano lo sviluppo di aderenze, possibili piaghe da decubito della parete intestinale, infezioni nella cavità addominale e la formazione di un'ernia postoperatoria.